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Il dibattito

Contro le piste ciclabili nasce il comitato Fontana unica

Il presidente Minotti annuncia un esposto. Obiettivo: verificare la regolarità amministrativa degli atti. Dopo la raccolta di firme prosegue la battaglia

pista ciclabile via fontana unica frosinone

Contro la pista ciclabile si costituisce il comitato Fontana Unica. Il comitato, costituito da 35 soci, ha eletto come presidente: Massimo Minotti, vicepresidente Manuela Fraioli e segretario-tesoriere Renato Safina. «Il comitato - si legge in una nota del presidente Minotti - si propone come unico riferimento nei rapporti con la pubblica amministrazione, in ordine alle problematiche inerenti la sicurezza e la tutela della salute, dei residenti di via Fontana unica a Frosinone».

Nel corso dell'assemblea costitutiva, «il comitato ha deliberato all'unanimità di depositare un esposto presso la procura della Repubblica di Frosinone, firmato da circa 200 persone, volto ad accertata la legittimità delle opere in corso di realizzazione in via Puccini e via Fontana unica, a tutela della salute e dell'incolumità dei cittadini residenti nella via medesima, messi a serio rischio a causa della realizzazione della pista ciclabile e della viabilità a senso unico, che ha fortemente appesantito il traffico, facendo diventare via Fontana unica una sorta di autostrada cittadina».

Sarà chiesto al Comune un accesso agli atti relativi alla realizzazione dei lavori «per verificare il rispetto della normative imposte dal codice della strada». Per il comitato le piste ciclabili sono «uno strumento fondamentale per migliorare la vivibilità di una città, ma devono essere realizzate ove possibile, in sede propria ed esclusiva o su strada con carreggiata e marciapiedi di larghezza idonea, cioè nel rispetto di leggi e regolamenti tecnico costruttivi, nonché nel rispetto della proprietà privata». Sul fronte ciclabile c'è chi è favorevole, come Legambiente che chiede al Comune «che i cantieri oggi sospesi vengano riattivati al più presto approfittando dei minori disagi del periodo estivo».

Secondo l'associazione «la narrazione che vede i frusinati ribellarsi in massa contro le nuove ciclabili comincia a scricchiolare e a mostrare tutte le sue debolezze e incongruenze. Tanto per cominciare, lo scandalo degli evasori della Cosap, o se preferite dei furbetti del passo carrabile, toglie non poca credibilità alle proteste anti-ciclabili. C'è poi la voce passata sotto silenzio degli abitanti di via Puccini e via Fontana Unica che invece non hanno firmato la petizione anti-ciclabile e vedono di buon occhio la costruenda pista ciclopedonale perché finalmente potranno uscire di casa senza rischiare di essere investiti dalle auto. Non possiamo dimenticare infatti che lunghi tratti delle due vie non hanno marciapiede».

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