Spazio satira
Lo studio
27.06.2023 - 16:00
mane Jalmous, minacciata per la sua presa di posizione nel dibattito pro moschea
Amministratori sotto tiro, due gli episodi in provincia di Frosinone. È quanto emerge dal nuovo rapporto di Avviso pubblico che cita due episodi avvenuti nel capoluogo e a Ceccano.
Sono otto le minacce e intimidazioni censite nel dossier per la regione Lazio: tre gli episodi nella provincia di Roma, due in quella di Viterbo, così come a Frosinone, mentre si registra un solo caso a Rieti e nessuno nella provincia di Latina.
I casi in Ciociaria hanno riguardato la candidata del Pd alle ultime elezioni comunali di Frosinone, Imane Jalmous e il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore. La prima presentò, lo scorso 14 luglio, una denuncia per diffamazione e ingiuria con l'aggravante razziale e di genere per gli insulti e le offese ricevute sui social a seguito delle polemiche innescate per la costruzione della moschea nel capoluogo. Era anche stata minacciata di morte. Il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore, invece, aveva ricevuto una lettera minatoria nell'ambito della polemica per l'attivazione dei parcheggi con sosta a pagamento. «Se metti i parcheggi a pagamento ti ammazzo», era scritto nella missiva.
Negli ultimi anni gli episodi ai danni di amministrazioni pubblici e dipendenti della pubblica amministrazione sono costantemente diminuiti. Secondo Avviso pubblico erano 574 nel 2018 poi 559 l'anno successivo, 465 nel 2020, 438 nel 2021 e 326 nel 2022. Il grosso delle intimidazioni riguarda i Comuni: erano 309 i casi nel 2018, 336 nel 2019, 280 nel 2020, 265 nel 2021 e 227 nel 2022.
A livello regionale minacce e intimidazioni sono concentrate nelle regioni del Sud dove più forte è la presenza criminale e poi in Lombardia. Nell'ultimo anno si contano 50 fatti in Sicilia, 49 in Campania, 48 in Puglia, 42 in Calabria, 23 in Lombardia, 19 in Veneto e 16 in Toscana. Poi via via tutte le altre regioni con il Lazio a 8 e il Molise a 1. A livello provinciale 26 i casi in provincia di Napoli, 18 ad Agrigento, 15 a Lecce, 12 a Foggia e Reggio Calabria, 11 a Caserta e Crotone, 10 a Bari e Cosenza.
Nel 2022 gennaio e giugno sono stati i mesi peggiori con, rispettivamente, 39 e 37 denunce.
Ma di che tipo di atti si parla quando vengono minacciati gli amministratori locali? Secondo lo studio nel 18,5% si parla di incendi, seguono le scritte offensive o minacciose nel 16% dei casi e lettere e messaggi minatori con il 13,8%. A scendere i social network sono al 12,3%, le aggressioni e i danneggiamenti all'11,3%. Infine, ci sono anche un 2,5% di invii di parti di animali o di uccisioni e ferimenti di animali, un 1,5% di proiettili, un 1% di ordigni per concludere con lo 0,5% di spari.
Le vittime sono amministratori locali nel 63% degli episodi, personale pubblico in due casi su dieci, candidati per il 9%, amministratori regionali o provinciali ed ex amministratori per il 4%. E ancora nel 54% sono sindaci, nel 23% consiglieri, nel 16% assessori, nel 5% vicesindaci, nel 2% presidenti del consiglio o di commissione. Nel 45% dei casi vengono prese di mira strutture comunali o sedi di partito, nel 28% mezzi e aziende e nel 21% i parenti.
Per quanto riguarda gli atti non riconducibili alla criminalità si tratta per lo più di malcontento per l'azione amministrativa (34%) o proteste (28%).
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