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Il lutto

Addio a Gianrico Ranaldi, un esempio per tutti

La notizia della scomparsa ha scosso il territorio. Ricordi personali e messaggi hanno tratteggiato la grandezza dell'uomo, del professore, dell'avvocato e dell'amico

Gianrico Ranaldi

L'amato professore e avvocato Gianrico Ranaldi, scomparso prematuramente

Si dice che il valore di un uomo si capisca da ciò che lascia nelle persone. Quello che Gianrico Ranaldi ha saputo lasciare da un punto di vista umano ne dà lo spessore senza aggiungere nulla. Gianrico lo ha fatto con una naturalezza, una sobrietà e una limpidezza tale di cui davvero pochi sono capaci. Tutto questo fuori e dentro un'aula di tribunale, un campo da basket o una riunione di partito. Un aggregatore nato, dotato di una intelligenza e di una onestà intellettuale difficili da eguagliare; erede di una fermezza morale e di una passione - per il diritto e la politica - di un indimenticato Pietro Ranaldi. Sapeva entrare in punta di piedi nelle storie delle persone che incontrava, riuscendo a restarvi per sempre, senza neppure rendersene conto.

Così ieri la notizia della sua morte non ha scosso solo il mondo accademico - professore ordinario di Diritto processuale penale nell'ateneo di Cassino - o quello dell'avvocatura; o quello della politica: socialista convinto, membro della segreteria nazionale del Psi, candidato alla Camera dei deputati con la coalizione di centrosinistra nel 2018. La sua scomparsa alle soglie dei cinquant'anni - che avrebbe compiuto lunedì - dopo aver lottato con forza contro la malattia, ha scosso tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e che sanno quanto abbia riservato a ciascuno.

Una gentilezza d'animo che trasmetteva con i suoi modi garbati e un sorriso rassicurante. Ricordi personali di uomini comuni, di politici e colleghi accanto a una valanga di messaggi di cordoglio ieri hanno dato l'idea di quanto Gianrico abbia lasciato di sé.
«Gianrico è stato un amico, un compagno appassionato, un uomo perbene. Ci mancherà!» ha affermato Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi, a nome di tutta la direzione nazionale. «Ho perso un amico, Gianrico se n'è appena andato. Così giovane che uno si chiede dove sia la giustizia» scrive Riccardo Nencini, ex viceministro del Trasporti e senatore del Psi, ricordando le ultime telefonate e quel rapporto personale indimenticabile.

«La scomparsa di Gianrico rappresenta una gravissima perdita per Cassino, per il Foro, per l'Università e per l'intera provincia di Frosinone. Era convintamente socialista, ma non era un uomo di parte - ha sottolineato il segretario regionale di partito, Gianfranco Schietroma - Un professionista di grande livello. Per me, soprattutto, un caro amico». Un messaggio di cordoglio e vicinanza alla famiglia anche da parte di Jacopo Nannini, presidente provinciale dei giovani socialisti.

«Ti ricorderemo perché sei stato uno dei più grandi penalisti che il foro di Cassino abbia mai avuto, per le tue lezioni universitarie e lo spessore del tuo pensiero, per il tuo percorso politico che, da socialista, ti ha portato sempre a lavorare con coerenza per un centrosinistra forte ed unito. Per essere stato sempre vicino alla nostra amministrazione, già dalla campagna elettorale. Ti ricorderemo perché sei stato una delle persone più apprezzate e amate di Cassino e del Lazio meridionale. Un esempio per tanti» ha dichiarato il sindaco di Cassino, Enzo Salera.

«Un onore essere stato tuo amico, averti avuto al nostro fianco nel 2019 e vicino in tutti questi anni. Uno dei figli migliori della nostra comunità» gli ha fatto eco il vicesindaco Carlino. Tanti gli amministratori che hanno dedicato a Gianrico un pensiero, come il sindaco di Colfelice, Donfrancesco, vicino al dolore della famiglia per la perdita di un uomo «dal forte senso del dovere e dalla profonda umanità». O come il sindaco De Bellis, che ha ricordato il suo legame indiscusso con il territorio «profondamente fiero delle sue origini castelnovesi, fortemente legato al suo paese».

Anche il mondo accademico ha espresso vicinanza alla moglie Manuela, alle figlie Vittoria e Aurelia, alla madre. «Lascia un vuoto incolmabile tra i colleghi, gli amatissimi studenti e la comunità accademica tutta. Fine cultore della materia giuridica, accademico attento e dotato di rara umanità» hanno aggiunto il rettore Marco Dell'Isola e la direttrice del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza, Enrica Iannucci.

«È davvero difficile trovare le parole per esprimere il dolore che la sua improvvisa scomparsa ha lasciato in tutti noi. Non abbiamo perso solo un avvocato di straordinario livello, ma soprattutto, piangiamo una persona di grande cultura, umanità e nota professionalità che lo hanno, da sempre, contraddistinto - ha affermato Lucio Migliorelli, presidente della Saf - Esprimo la mia vicinanza al dolore della famiglia. Ti ricorderemo sempre con grande stima e affetto». Oltre all'impegno professionale Gianrico sarà ricordato per la passione per la pallacanestro: con la canotta della Longo Cassino fece tutta la trafila dalle giovanili alla prima squadra. Poi ebbe esperienze pure fuori regione. Un legame mai reciso.

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