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Omicidio di Cassino

Delitto di via Pascoli, ancora incertezze sui funerali di Yirel

Il magistrato ha concesso il nulla osta per spostamento ma inibito la possibilità di trasferire il corpo all'estero per favorire possibili accertamenti investigativi

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Inquirenti al lavoro in via Pascoli poco dopo aver ritrovato la salma

Rapporti stretti con il consolato per un aiuto alla famiglia, dopo la recente commemorazione a Genova dove parenti e amici hanno ricordato la povera Yirel, e la valutazione di poter lasciare la salma direttamente a Cassino in attesa del rilascio totale da parte del magistrato che, in questa fase, ha concesso il nulla osta per spostamento ma inibito la possibilità di trasferire il corpo della dominicana all'estero per favorire possibili altri accertamenti investigativi.
Rapporti interlocutori da parte del legale della famiglia con il consolato del paese d'origine per poter sostenere la famiglia per una temporanea sistemazione della salma in Italia in attesa del nulla definitivo per riportare la povera Yirel in patria.

Il fronte investigativo
Le indagini vanno avanti senza sosta: gli inquirenti stanno continuando a cercare l'arma, che non è quella sequestrata in prima battuta. Non solo. Fari puntati sui cellulari che restano un perno fondamentale delle attività. Gli agenti sono arrivati al presunto autore dell'omicidio isolando una traccia palmare sul muro della stanza da letto della donna. Una traccia dall'alta compatibilità con i dati del ventiseienne contenuti nel database Afis.

Intanto di recente gli inquirenti stringono il cerchio e dato un nome e un volto alla donna del mistero, quella con cui Sandro Di Carlo - arrestato per l'omicidio di Yirel Peña Santana - ha trascorso l'intera giornata di domenica. Prima di essere arrestato di ritorno dalla Capitale. Si tratta di un'amica del ventiseienne, totalmente estranea ai fatti.

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