Spazio satira
La ricorrenza
18.05.2023 - 20:40
La consigliera regionale del Pd Sara Battisti
Il 17 maggio del 1990 l'Oranizzazione Mondiale della Sanità cancellava l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali. Quattordici anni dopo, la proposta dell'attivista e scrittore Louis-Georges Tin di istituire una giornata mondiale per contrastare omofobia, bifobia e transfobia. La ricorrenza è stata ufficialmente riconosciuta nel 2007 dall'Unione Europea, che con la "Risoluzione del Parlamento europeo sull'omofobia in Europa", che invita gli Stati membri a promuovere leggi per il contrasto alla discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale, ha indetto la Giornata internazionale contro l'omofobia, commemorando la decisione dell'Oms e fissandola, dunque, al 17 maggio.
E, in occasione della ricorrenza di ieri, la consigliera regionale Sara Battisti ha depositato in Consiglio regionale una proposta di legge, sottoscritta dal gruppo del Partito democratico, per l'istituzione di un percorso per la medicina di genere Lgbtq+ e per il contrasto all'omolesbotransfobia.
«Un intervento che reputo necessario – ha sottolineato Battisti – anche alla luce degli ultimi dati Istat che mettono in evidenza consistenti difficoltà in ambito familiare, lavorativo e sociale nel percorso di accettazione dell'omosessualità con disagio psicologico connesso alla scoperta della propria sessualità o della propria identità di genere, con una crescente richiesta di aiuto a seguito di fenomeni di omofobia che sfociano in violenze, abusi e discriminazioni. L'auspicio è questa proposta di legge possa aprire un percorso in altre regioni per invertire un trend sempre più preoccupante».
Con tale iniziativa, la consigliera regionale richiede di istituire in tutte le Asl percorsi di "Medicina di Genere Lgbtq+" che prevedano sportelli di ascolto in relazione alla condizione di omosessualità, presa in carico delle situazioni individuali e familiari bisognose di sostegno psicologico, consulenza legale, attività di informazione per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili con test rapidi per la diagnosi da infezione da Hiv, percorsi dedicati alle persone in condizione di conflitto d'identità di genere per l'orientamento socio-sanitario e il sostegno al percorso di transizione di genere. Nella proposta di legge viene inoltre richiesto che sia consentito l'accesso agli screening indipendentemente dal sesso anagrafico per le persone transgender, transessuali nonché l'uso gratuito sotto controllo medico di ormoni Cross-Sex dalla maggiore età in poi, e che si preveda attività di formazione per tutto il personale sanitario per migliorare ulteriormente capacità e competenze nell'assistenza delle persone Lgbtq+.
«Si prevede, dunque – ha spiegato la consigliera – l'istituzione di un tavolo tecnico, in cui far convergere anche le associazioni, oltre ai riferimenti istituzionali della Regione, per la medicina di genere con il compito di coordinare a livello regionale l'attuazione dei punti previsti dalla legge. L'impegno dell'amministrazione Zingaretti nel campo dei diritti – ha aggiuntop – è stato molto importante. Lo dimostrano strumenti come la Gay Help Line o le diverse iniziative a favore delle donne e sulla parità di genere. L'invito al Presidente Rocca, anche attraverso questa proposta – ha concluso – è quello di lavorare affinché non esistano cittadini di serie A e di serie B, ma che si estendano i diritti in maniera egualitaria a tutte le persone. Il mio lavoro in questa direzione continuerà a essere totale».
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