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Il caso

Sanità, in ospedale tempi di attesa troppo lunghi. Maglia nera

Negli ospedali del Lazio 22 ore tra visita medica e dimissioni presso un reparto di ricovero. La Regione stanzia 22 milioni contro il sovraffollamento dei Pronto Soccorso

Sanità, in ospedale tempi di attesa troppo lunghi. Maglia nera

L'ospedale

Il Lazio è maglia nera nei tempi di attesa. Sottolinea la Regione: «Tra visita medica e dimissioni presso un reparto di ricovero per acuti trascorre, infatti, quasi un giorno, 22 ore per la precisione, cioè 1.340 minuti (con punte di 46 ore, 2.794 minuti), contro una media nazionale di 9,5 ore, e contro le 8 ore previste dalle "Linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero"». Non c'è bisogno di particolari interpretazioni di numeri che si riscontrano nella quotidianità. Il problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso va avanti da anni e riguarda anche la provincia di Frosinone. Nonostante gli sforzi enormi che medici, infermieri e ausiliari mettono in campo ogni giorno. Una situazione pesante per i malati, per le famiglie e per gli stessi sanitari.

Ieri mattina la giunta regionale presieduta da Francesco Rocca ha approvato un pacchetto di delibere nell'ambito del "Progetto sperimentale gestione sovraffollamento dei Pronto Soccorso" per rendere disponibili nuovi posti letto, articolati per diverse tipologie assistenziali. «Così da sgonfiare - spiega la Regione - i reparti di medicina e chirurgia e creare spazi per i pazienti in emergenza». Una soluzione emersa a seguito di un confronto con i direttori sanitari e dei Pronto Soccorso.

Ma c'è un altro elemento importante, vale a dire il ruolo del privato. Si legge in una nota: «La Regione Lazio contrattualizzerà con le strutture sanitarie private accreditate oltre 350 posti letto, dando una risposta concreta e immediata (sarà tutto operativo dal 10 maggio) a una richiesta di oltre 730, per un costo di circa 22 milioni e 900.000 euro. Oltre a questo investimento immediato e straordinario, la Regione Lazio è già al lavoro per una linea d'azione strutturale che si svilupperà, tuttavia, in tempi rapidi. È stata già informatizzata la gestione dei posti letto, per far sì che in tempo reale si conoscano le disponibilità di ogni reparto e singola struttura ospedaliera. È stata costituita un'unità ispettiva che ha effettuato sopralluoghi presso i nosocomi, al fine di rendere disponibili posti letto ora inattivi e fluidificare i percorsi ospedalieri in continuità assistenziale. L'unità ispettiva sta affiancando le Aziende per capire come implementare l'offerta.

Molti di questi, infatti, non sono utilizzabili per lavori o per mancanza di personale. Da lunedì prossimo partirà anche la Centrale operativa, modello protezione civile, che avrà sotto controllo in maniera organica tutta la situazione dei posti letto nel Lazio». Il presidente Francesco Rocca ha detto: «Sono lieto di questa prima importante risposta concreta verso lo sblocco di una situazione, quella del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, lesiva della dignità e della salute dei nostri cittadini, ma anche del personale sanitario costretto a operare in condizioni a dir poco disastrose. Questo investimento servirà a strappare la maglia nera dei tempi di attesa nei nostri ospedali. Si tratta di una prima misura indispensabile, necessaria e in grado di decongestionare in maniera significativa la situazione. Come promesso, abbiamo fornito una risposta concreta che rappresenta soltanto il primo step di una riorganizzazione generale della sanità laziale».

Alessia Savo, presidente della commissione sanità, dichiara: «Finalmente arrivano risposte concrete, tangibili, immediate per risolvere il problema del sovraffollamento nei pronto soccorso. Bene, molto bene, il presidente Rocca, che si è rimboccato le maniche già all'indomani del suo insediamento, facendo seguire alle parole le azioni. L'intervento straordinario, approvato dalla Giunta, in attesa che entrino a regime le misure strutturali messe già in atto, rappresenta la risposta giusta a una problematica mai risolta negli anni. Il Lazio sta veramente voltando pagina».

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