Spazio satira
La città
24.04.2023 - 16:00
L'area interessata è quella che si trova nei pressi del ponte di viale Roma In basso l'assessore ai lavori pubblici e alle manutenzioni Angelo Retrosi
Sarà la "Eco Scavi srl" di Sant'Elia Fiumerapido ad occuparsi dei lavori di messa in sicurezza dell'alveo del fiume Cosa in corrispondenza del ponte di viale Roma. Nelle scorse ore c'è stata, infatti, l'aggiudicazione dei lavori per un importo di 543.402,64 euro. Presto, quindi, le esondazioni del Cosa nella zona di Ponte La Fontana saranno solamente un pallido ricordo.
Dal punto di vista idrogeologico l'area appartiene al complesso dei depositi alluvionali recenti, con potenzialità acquifera da bassa a medio alta. La particolare conformazione geomorfologica ed idraulica del tratto in esame ha provocato uno stato generale di degrado e di scalzamento delle sponde e delle pile del ponte, oltre a segni di trasporto solido con conseguente aumento dell'azione erosiva.
La prevenzione e l'arresto di tali azioni produrrebbero positivi benefici al reticolo idrografico e all'equilibrio idrogeologico dell'area, influenzando positivamente la stabilità dei versanti e riducendo l'apporto del materiale solido verso valle. Ove necessario si provvederà alla riprofilatura della sezione del corso d'acqua, anche mediante dragaggio del materiale trasportato, onde evitare gli attuali fenomeni di intasamento e di cattivo deflusso delle acque. Nelle aree ove più forte è l'azione erosiva delle acque verranno realizzate delle opere di sistemazione idraulica e difesa spondale.
Da un punto di vista esecutivo, secondo le indicazioni dell'assessorato ai lavori pubblici coordinato da Angelo Retrosi, dovranno essere realizzati interventi che mirino a ridurre l'erosione spondale e del letto del corso d'acqua, con particolare attenzione alla protezione alle opere di fondazione degli attraversamenti. Tra le varie problematiche c'è, ad esempio, la pila centrale del ponte ottocentesco che presenta fenomeni di scalzamento alla base affrontati con il primo stralcio.
Per quanto riguarda le sponde dell'alveo del fiume, nel tratto preso in esame, si rilevano opere di bonifica realizzate di recente quali gabbionate e scogliere. Alcune di queste, rimaneggiate durante i lavori di realizzazione di scarichi per le reti fognarie cittadine e non ricostruite in modo corretto, sono collassate durante le ultime alluvioni.
Data l'assoluta valenza naturalistica e paesaggistica del contesto in cui si opera, le opere verranno attuate ove possibile mediante l'applicazione di tecniche di ingegneria naturalistica alla ricerca del massimo inserimento naturalistico e del minimo impatto paesaggistico.
I lavori prevedono la realizzazione di gabbionate in sinistra idraulica di altezza di 3 metri a cui segue una scogliera in massi ciclopici di raccordo in maniera da recuperare l'alveo "storico". Gli interventi saranno svolti applicando tecniche d'ingegneria naturalistica ove possibile, utilizzando materiali provenienti dagli scavi che si devono effettuare nell'alveo o sulle sponde dello stesso fiume, piantando talee di salici raccolte durante i lavori e ricorrendo il meno possibile a materiali provenienti da cave di prestito che comunque saranno scelte tra le più vicine al cantiere. L'azione è tesa quindi a ricondurre il deflusso in condizioni di magra o di piena moderata verso l'alveo principale originario e consentire quindi di proteggere le difese spondali e aumentare la sicurezza dei ponti esistenti.
L'impegno complessivo di spesa per le opere in progetto ammonta a complessivi 425.000 euro di cui euro 245.000 per lavori e oneri per la sicurezza e 180.000 per somme a disposizione dell'Amministrazione, come da seguente Quadro economico.
Durata dei lavori? 180 giorni consecutivi e naturali decorrenti dalla data del verbale di consegna del cantiere.
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