«Un importante indicatore dei possibili tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei canali dell'economia legale è costituito dal sensibile incremento dei profili di anomalia riscontrati nelle movimentazioni e nelle transazioni finanziarie; in linea con questa tendenza, il Lazio nel primo semestre del 2022 ha fatto registrare oltre 600 segnalazioni di operazioni sospette in più rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente». Così la relazione semestrale al Parlamento della Direzione investigativa antimafia mette in guardia sulle infiltrazioni dei clan mafiosi nell'economia sana del Lazio.

«La criminalità organizzata - scrive la Dia - tende ad affinare le proprie capacità di reinvestimento dei proventi illeciti (evasione ed elusione fiscale) grazie anche agli stretti rapporti di collaborazione con professionisti e imprenditori compiacenti.
In base ai dati della Banca d'Italia "Quaderni dell'antiriciclaggio dell'Unità di informazione per l'Italia" relativi, in questo caso, al secondo semestre 2022 si nota, per la provincia di Frosinone, un incremento delle segnalazioni di operazioni sospette da un semestre all'altro e anche dal 2022 rispetto al 2021. Peraltro, in appena tre anni in Ciociaria, le segnalazioni di operazioni sospette sono cresciute del 40%.

Numeri alla mano nel 2021 le segnalazioni dell'antiriciclaggio erano state 631 poi cresciute a 731, per un incremento del 15,84% in dodici mesi. Nel secondo semestre del 2022 si è toccata quota 388 (più di due al giorno), il massimo degli ultimi anni, rispetto alle 343 segnalazioni del semestre antecedente per un aumento del 13,11%. Nel 2021 le segnalazioni erano state, invece, 335 e 296. Nel 2020, le operazioni sospette ammontavano a 544 (247 e 297 nei due semestri), da allora ad oggi si ha un trend del più 34,37%.

Nel 2019 le operazioni sospette erano state ancora meno, 519 (213 e 306), per cui, in tre anni la crescita si è attestata al 40,84%. Nel 2018 si hanno numeri simili a quelli dell'anno successivo, ovvero 261 operazioni nel primo semestre e 257 nel secondo per un totale di 518. Stessa cosa prima ancora, nel 2017, con un totale di 517 (274 e 243). Da allora, quindi, la crescita è stata del 41,39%.

A livello nazionale, nel secondo semestre 2022, l'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia «ha ricevuto 81.228 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 17% cento rispetto a quelle pervenute nel secondo semestre dell'anno precedente, portando a 155.426 le segnalazioni complessivamente ricevute nell'intero 2022 (+11,4 per cento rispetto al 2021) - si legge nel rapporto - Il contributo più consistente è riferibile alla categoria banche e Poste e agli Imel che costituiscono, rispettivamente, il 56,5 e il 16,4 per cento del totale ricevuto.

In aumento anche l'apporto dei professionisti (in particolare di notai e Consiglio nazionale del notariato) e degli operatori non finanziari (tra cui si evidenziano i soggetti che effettuano attività di custodia e trasporto valori e gli operatori in valuta virtuale).
Infine, «dal 1° gennaio 2023 - ricorda la Banca d'Italia - è stata innalzata a 5.000 euro la soglia limite per i trasferimenti di denaro contante tra soggetti diversi».