Spazio satira
La vicenda
24.03.2023 - 16:23
Concorsopoli alla Regione Lazio, la procura regionale della Corte dei conti quantifica i danni. E chiede la condanna a 72.562 euro per il danno subito dalla Regione Lazio e a 8.249 euro per quello del Comune di Allumiere. Un invito a dedurre è stato inviato al presidente della commissione del concorso nonché responsabile del personale del Comune di Allumiere Andrea Mori, nonché ai membri Elpidio Bucci, direttore del personale del Comune di Frascati, Riccardo Rapalli, dirigente finanziario del Comune di Tivoli e Valentina Dei Vietro, moglie di Mori e commissario esterno.
L'invito a dedurre della procura regionale del Lazio della Corte dei conti si apre con la notizia, dell'8 aprile 2021, «delle dimissioni del presidente del consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini, rassegnate in seguito alla emersione dello scandalo "Concorsopoli" - scrivono il procuratore regionale Pio Silvestri e il sostituto procuratore generale Emanuela Rotolo - che aveva svelato una serie di presunte irregolarità nell'ambito di un concorso indetto dal Comune di Allumiere e delle assunzioni che sarebbero state conseguentemente disposte». Da qui l'avvio di un'istruttoria contabile con l'acquisizione pure di atti dall'autorità giudiziaria penale.
È emerso che la Regione Lazio, a novembre del 2020, inviò a vari enti del Lazio «un'istanza di utilizzo di graduatorie vigenti». Tra le proposte pervenute alla Regione quella, chiusa con accordo, con il Comune di Allumiere. Così «il consiglio regionale del Lazio, dopo aver contattato ventitré idonei, sulla base dei nominativi comunicati dal Comune di Allumiere» assunse 16 persone. Ad opinione dei pm contabili, «le irregolarità della procedura, che sarebbero emerse solo successivamente, si ripercossero» sulla assunzione fino a cagionare «un ingente danno» alla Regione. Si evidenzia che la commissione giudicatrice del concorso di Allumiere per cinque istruttori amministrativi «decideva, irritualmente e inspiegabilmente, di modificare le soglie di sbarramento della prova preselettiva riportate nel bando». Dubbi la Corte dei conti avanza sulla prova preselettiva e sulla suddivisione, in ordine alfabetico, «tale suddivisione - scrivono i magistrati - tuttavia fu modificata dalla commissione per ragioni e secondo criteri apparentemente incomprensibili, che si sarebbero spiegati con il callido intento di favorire alcuni candidati».
Per il primo gruppo di candidati i test preselettivi furono inseriti in sette buste «in modo che la numero 2 fosse riconoscibile rispetto alle altre». Dalle preselezioni furono ammessi «44 candidati non idonei» a seguito dell'ammissione di quanti avevano ottenuto 21/45 anziché 31/45, «come era stato stabilito dalla Commissione». «Anche il proseguo della selezione non fu immune da irregolarità». I pm contabili citano le indagini penali dalle quali è emerso «che le tracce della prima prova scritte furono rivelate ad alcuni dei concorrenti». Alla fine fu stilata una graduatoria con 80 idonei.
«La graduatoria - osservano i pm contabili - fu sin da subito utilizzata da numerose altre amministrazioni». I nomi furono ben presto noti: «Gli organi di stampa hanno segnalato che alcuni "soggetti eccellenti", legati alla politica» erano poi stati «assunti dal consiglio regionale del Lazio e da altre amministrazioni». Sul fronte delle indagini penali, osservano i magistrati contabili, il 22 febbraio 2022, il gip di Civitavecchia «ha notificato al presidente della commissione d'esame Andrea Mori avviso di giudizio immediato per i fatti relativi allo svolgimento della procedura concorsuale». A giudizio anche altri due componenti la commissione e quattro candidati per i reati di abuso d'ufficio, rivelazione di segreti di uffici e falso.
Nel frattempo il Comune di Allumiere ha annullato l'approvazione della graduatoria, «nella sola parte relativa alla posizione di coloro i quali, pur risultati idonei, non erano ancora stati assunti». Con il risultato che «gli altri candidati idonei, assunti dalle amministrazione che hanno utilizzato la graduatoria del Comune di Allumiere, hanno mantenuto il proprio posto continuando a percepire emolumenti». A parere dei magistrati contabili «se fosse stato applicato rigorosamente il criterio previsto nel bando, i candidati che avrebbero potuto proseguire la selezione sarebbero stati soltanto 27», al posto dei 107 poi ammessi. Numerose le irregolarità segnalate dai pm contabili nelle due prove scritte, nei punteggi della prova orale e «anche una volta conclusa la prova selettiva». Dalle intercettazioni telefoniche sono emersi i contatti con ventuno candidati, poi idonei.
C'è poi la questione delle assunzioni negli enti. «Risulta provato dagli atti acquisiti nel corso dell'istruttoria che la stipula degli accordi e la successiva assunzione degli idonei presso le amministrazioni richiedenti seguì una logica di spartizione». La Corte dei conti evidenzia un'altra stranezza, denunciata nell'esposto che ha dato il là all'inchiesta penale. Ovvero le candidate classificate ai posti tredici e quattordici non sono mai state chiamate, nonostante «i candidati collocatisi nelle posizioni successive siano stati invece effettivamente assunti dal consiglio regionale del Lazio e dai Comuni di Tivoli, Guidonia e Civitavecchia».
I pm contabili rilevano: «il risultato dell'intera operazione fu la collocazione dei residenti ad Allumiere vicino casa, della segretaria particolare del sindaco di Ladispoli nello stesso Comune, dei residenti a Civitavecchia nella predetta città, degli amministratori locali vicini ai membri dell'ufficio di presidenza del consiglio regione, del candidato idoneo che aveva rapporti stretti con il sindaco di Guidonia nel predetto comune, dei due ciociari nel luogo più vicino a casa e della candidata residente a Manziani al Comune di Anguillara, a soli 7,5 km». E ancora: Allumiere non pubblicò mai la graduatoria né la trasmise. Al consiglio regionale del Lazio «fu trasmesso un semplice specchietto che indicava il nome dei candidati da contattare con il relativo punteggio ottenuto». In sostanza, secondo la Corte dei conti, «le assunzioni furono effettuate sulla base di un elenco ristretto di nomi che Allumiere trasmetteva a suo piacimento».
I pm contabili parlano di «procedura selettiva palesemente illegittima» con la conseguente determinazione di «un danno ingiusto». Danno «da disservizio», quantificato in 8.249 euro tra compensi ai commissari e rimborsi spese. Danno «da indebita erogazione di denaro a personale non qualificato» assunto, «che, in assenza del contributo agevolatore illecito dei presunti responsabili, non avrebbe potuto conseguire l'idoneità al concorso». Danno per la Regione Lazio da 72.562 euro.
Edizione digitale