La vicenda
17.03.2023 - 17:00
Si sono conosciuti sui social. Quella che in un primo momento sembrava essere un'amicizia è diventata qualcosa di più.
Il quarantaseienne è accusato di atti persecutori e sostituzione di persona, mentre gli altri due di danneggiamento a seguito di incendio.
La ricostruzione
Stando alle accuse, attraverso messaggi su Facebook ha contattato varie persone proponendo incontri hot. Ma lo ha fatto spacciandosi per la donna. Da qui l'accusa di sostituzione di persona.
Ma l'uomo non si è fermato. Ha proseguito poi la vendetta inviando tramite whatsapp, senza il consenso della vittima, video e foto dei loro rapporti al quarantaseienne, proponendo di effettuare scambi di coppia e al trentunenne al fine di eliminarle dal suo cellulare. Avrebbe mostrato le foto anche al marito della donna.
Quindi le accuse ai tre, al quarantaseienne, ex amante della donna, per essere il mandante, al quarantasettenne per avere svolto il ruolo da intermediario con il fratello e committente del "raid" per il quale poi ha agito al fine di recuperare il compenso pattuito.
Il trentaduenne, difeso dall'avvocato Antonio Ceccani, sempre stando alle accuse, è stato invece l'esecutore materiale dell'incendio doloso all'automobile della quarantenne.
Per i tre, dunque, la richiesta di rinvio giudizio. Oggi dovranno comparire davanti al giudice nell'udienza preliminare.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione