L'approvazione della delibera di Solidiamo da parte della giunta Mastrangeli c'è stata qualche giorno e, dopo la pubblicazione dell'atto all'albo pretorio del Comune, si conoscono anche i dettagli sulla modulazione del taglio delle indennità. L'esecutivo comunale ha deciso che la decurtazione si applicherà alle indennità di funzione di sindaco, vice sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale, mentre, per quanto riguarda i consiglieri comunali sarà l'assise a decidere autonomamente.
Rispetto al passato, cambiano le condizioni di partenza dal momento che la legge finanziaria del 2022 ha modificato il trattamento economico degli amministratori, stabilendo un'armonizzazione in tre anni. Nel 2022 l'indennità di funzione del sindaco è stata di 6.826,40 euro lordi mensili, quella del vice sindaco di 3.74,72 euro, quella degli assessori di 3.071,88 euro, così come quella del presidente del Consiglio comunale; dal 1º gennaio 2023 è di 8.011,57 euro lordi per il primo cittadino, di 4.406,25 per il vice sindaco, di 3.605,11 per gli assessori e il presidente dell'assise civica; nel 2024 il trattamento economico del sindaco arriverà a 9.660 euro lordi mensili, quella del vice sindaco a 5.313 euro e quella del assessori e del presidente del Consiglio a 4.347.
In sede di pagamento dell'indennità di funzione, anche in ragione del diverso regime fiscale sulle tasse rispetto al passato, come scritto in delibera, «al sindaco, al vice sindaco e agli assessori» sarà trattenuta «la somma di importo pari a 333 euro al mese per ciascun assessore proporzionalmente aumentati per il vicesindaco, pari ad euro 407 al mese e per il sindaco pari ad euro 740 al mese, somme dimezzate in caso di indennità ridotta al 50% (accade per quegli amministratori pubblici che hanno già una retribuzione fissa da lavoro per cui l'indennità di funzione viene già decurtata all'origine, ndr), quale contributo per il finanziamento del progetto SoliDiamo». I soldi finiranno in un fondo per progetti sociali destinati ai giovani e a gli anziani.