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Moto d'orgoglio per il generale del Ros Pasquale Angelosanto

Dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro arriva una valanga di congratulazioni. Politici, amministratori e studiosi plaudono all'importante operazione

Moto d'orgoglio per il generale del Ros Pasquale Angelosanto

Il generale del Ros Pasquale Angelosanto

L'arresto dell'ultimo stragista nella clinica Maddalena di Palermo operato dal generale del Ros Pasquale Angelosanto e dai suoi uomini è stato una vera iniezione di fiducia nelle istituzioni. E per il Cassinate un vero moto d'orgoglio: a capo di una delle più importanti operazioni antimafia c'è, infatti, un santeliano. Un grande generale che durante la sua straordinaria carriera non ha fatto mai mancare la sua presenza a Sant'Elia, dove vive il fratello Roberto - sindaco del paese - e parte della sua famiglia. E dove torna ogni volta che può: l'ultima, proprio durante le vacanze di Natale.

Lunedì l'arresto eccellente dell'erede di Provenzano e Riina. Ieri, poche ore dopo, già al lavoro. Perché si deve andare «avanti con le indagini. Cosa Nostra è ancora pericolosa» sottolinea il generale ai microfoni delle tv mentre il superboss, ora ex primula rossa, era stato già trasferito nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila ben noto per il suo regime ferreo, un buon reparto per le cure oncologiche e già sede carceraria di altri criminali di peso. Iscritti, intanto, nel registro degli indagati anche il medico e altre persone che potrebbero ora aiutare a ricostruire la rete di fiancheggiatori: la nuova sfida.

«Le più vive congratulazioni all'Arma dei carabinieri, al Reparto operativo speciale e al suo comandante, il generale Pasquale Angelosanto, nostro Senatore accademico e Premio internazionale Bonifacio VIII, e alla procura distrettuale Antimafia di Palermo per la brillante operazione che ha portato all'arresto del capomafia, latitante da trent'anni, Matteo Messina Denaro» ha affermato De Angelis dell'Accademia Bonifaciana. I sindaci del Cassinate hanno espresso coralmente i loro ringraziamenti per l'eccellente attività.

«Con l'arresto del boss Matteo Messina Denaro gioisce tutta l'Italia onesta, gioisce soprattutto la provincia di Frosinone perché il comandante del Ros è figlio della nostra terra: è di Sant'Elia, fratello del collega sindaco Roberto Angelosanto. Nell'assemblea Egaf ho espresso l'orgoglio di un'intera provincia» scrive il sindaco di Pontecorvo, Rotondo. A fargli eco - tra gli altri - il primo cittadino di Cassino, Salera: «Una notizia davvero storica che ci dimostra ancora una volta che lo Stato è forte e nonostante le tante avversità può vincere. Ma questa notizia assume ancora più valore per tutti noi perché a comunicarlo è stato il comandante dei carabinieri del Ros, nato a Sant'Elia e da sempre legato al Cassinate: un orgoglio per tutti noi e immagino ancor più per il mio amico e sindaco di Sant'Elia Roberto, fratello del generale».

Non sono mancate le congratulazioni di Pasquale Ciacciarelli, che ha definito quello dell'arresto «un giorno storico per la Nazione ci rende ancor più orgogliosi perché il generale è uomo della nostra amata terra». Né quelle di Sara Battisti, presidente della commissione Legalità in Regione Lazio: «Un momento bellissimo: lo Stato e la democrazia hanno vinto. Con l'arresto di Matteo Messina Denaro il primo pensiero va alle vittime, ai familiari e a quanti hanno in questi anni sacrificato la vita per combattere la mafia. Una lotta che non termina con la cattura del boss: questo arresto ci spinge a fare ancora di più. Voglio rivolgere i miei ringraziamenti alla magistratura, alle forze dell'ordine e ai cittadini che hanno contribuito a raggiungere questo risultato. Sono molto felice che a dare questa importante notizia sia stato il comandante del Ros Angelosanto, originario di Sant'Elia. Un orgoglio per il nostro territorio».

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