I fatti
13.01.2023 - 10:00
Lo schianto tra le due auto
La morte di Francesco Terelle non sarà archiviata. Il Gip di Cassino ha rigettato la richiesta di archiviazione del procedimento.
Una vicenda, quella di Terelle, doppiamente drammatica. L'anziano, operaio specializzato della Fiat in pensione, il pomeriggio del 30 maggio 2019 si stava recando al cimitero di Aquino per rendere visita all'unico figlio, Massimo, compianto sergente maggiore capo dell'Esercito, scomparso pochi giorni prima a soli 49 anni.
Il settantacinquenne stava regolarmente procedendo con la sua Fiat Punto lungo via Canapine Superiore, strada comunale, «peraltro a velocità moderata stimata in 36 km/h, ed era quasi giunto a destinazione», quando c'è stato l'impatto con la Mercedes Classe C 220 condotta da Urbano.
Le condizioni del pensionato, in seguito al violento impatto, sono apparse subito molto serie, tant'è che i sanitari del Suem, accorsi in ambulanza, hanno richiesto l'intervento dell'elisoccorso che ha trasportato il ferito all'Umberto di Roma, dove gli hanno riscontrato politraumi con un grave quadro di tetraparesi. I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, il paziente è stato ricoverato nei reparti di Neurochirurgia e Terapia Intensiva e sottoposto a più interventi chirurgici, ma non si è mai ripreso, fino al tragico epilogo, dopo quattro mesi e mezzo di agonia: è spirato il 15 ottobre 2019.
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