Una mossa che il sindaco Daniele Natalia meditava da qualche tempo. Ieri mattina la decisione e la firma dei decreti: fuori dalla giunta gli assessori Floriana Retarvi e Serenella Poggi, ridimensionati i consiglieri comunali Danilo Tuffi e Magno D'Angeli. Le prime escono di scena, gli altri restano senza subdeleghe.
Con l'ormai ex assessore al bilancio Serenella Poggi che conquista il record dell'incarico più breve della recente storia politica locale: è stata nominata soltanto lo scorso 4 luglio in sostituzione di Giuseppe De Luca, che si è dimesso in forte contrasto con il resto della maggioranza. Poggi deteneva anche le deleghe a tributi, assicurativo e contenzioso.
Retarvi si occupava di pubblica istruzione, edilizia scolastica, demanio, attività agricole, artigianato e demanio. Danilo Tuffi perde le subdeleghe a servizi sociali e nettezza urbana, a D'Angeli sono stati ritirati gli incarichi per le reti infrastrutturali e le politiche giovanili, anche a lui affidati a luglio.
Le motivazioni
Il sindaco Daniele Natalia ha motivato il provvedimento ritenendo «inaccettabile che la compattezza e la fiducia reciproca tra i membri della maggioranza possano essere compromesse da atteggiamenti e decisioni equivoche non in linea con la volontà politica e amministrativa della maggioranza». Quindi «è venuto meno il rapporto di fiducia con gli assessori revocati e i gruppi consiliari che li sostenevano». Non ne fa cenno esplicitamente, Natalia, ma è chiaro il riferimento all'ultima seduta del Consiglio comunale quando, sul punto relativo al progetto della ditta Savone, in maggioranza ci sono state due astensioni, proprio quelle di Tuffi e D'Angeli che hanno votato come l'opposizione.
L'ombra di Fiorito
Dietro l'estromissione dei due assessori e del ritiro delle subdeleghe a D'Angeli e Tuffi ci dovrebbe essere anche la vicinanza dei quattro a Franco Fiorito, ex sindaco di Anagni ed ex consigliere regionale, a cui va attribuita la regia delle astensioni in Consiglio (ipotesi che gli interessati hanno smentito) e al quale Poggi e Retarvi farebbero riferimento politicamente. E quindi la mossa di Natalia potrebbe essere anche decodificata così: in vista delle elezioni comunali del 2023, a fronte dei rumors che danno Fiorito come candidato sindaco (anche questo è stato negato dal diretto interessato) oppure sponsor di un aspirante primo cittadino in competizione con Natalia, quest'ultimo avrebbe messo all'angolo esponenti politici che non lo appoggerebbero in occasione della imminente consultazione elettorale.
La reazione
Che i rapporti tra Fiorito e Natalia siano ormai logori, dopo anni di amicizia e alleanza politica, è più che evidente. E dopo l'estromissione di Poggi e Retarvi dalla giunta, Fiorito ha reagito. A modo suo. Ieri pomeriggio sulla sua pagina facebook ha postato una canzone napoletana di Edoardo Bennato il cui titolo, tradotto in italiano, vuol dire "È uscito pazzo il padrone", scrivendo che Natalia (senza farne il nome) non ha avuto «neanche il coraggio di affrontare di persona due gentili signore». Si ha l'impressione che la vera guerra tra Forito e Natalia sia appena iniziata. La campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale e l'elezione del sindaco promette scintille.