Dichiara di aver vissuto in Italia per almeno 10 anni, ma non è vero nulla. Ha fatto carte false per poter ottenere il reddito di cittadinanza. In realtà aveva fatto ingresso nel territorio nazionale solo dal 31 gennaio 2018. Queste le accuse a cui deve rispondere un trentenne del Senegal, residente a Sora. Nei giorni scorsi sono state concluse le indagini nei suoi confronti, accusato di aver percepito indebitamente il sussidio. Ha percepito, da gennaio 2021 allo scorso mese di aprile la somma pari a 8.000 euro. L'indagato si è rivolto all'avvocato Danilo Dipani.

La ricostruzione
Un avviso di conclusione indagine è stato notificato a un trentenne del Senegal ma residente a Sora. Stando alle accuse, a dicembre del 2020, l'uomo ha presentato la richiesta all'Inps per ottenere il sussidio, fornendo però false dichiarazioni. In particolare, l'indagato, sempre stando a quanto gli viene contestato, ha dichiarato di aver risieduto in Italia per dieci anni e in modo continuativo, sempre nel territorio nazionale. Ma dai controlli è emersa tutt'altra verità. È emerso che il trentenne solo quattro anni fa aveva fatto ingresso in Italia. Pertanto è finito nei guai con l'accusa di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Il senegalese avrebbe percepito da gennaio dello scorso anno ad aprile scorso, ottomila euro. Sono diverse le persone che ingiustamente, dall'inizio dell'erogazione del sussidio, hanno percepito il reddito facendo carte false, ma che sono stati scoperti e denunciati dalle forze dell'ordine.