Muore a sei mesi di distanza dall'incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto, la procura di Frosinone ora indaga per omicidio stradale. Per far luce sul decesso dell'odontotecnico frusinate Paolo Grimaldi, 53 anni, è stata eseguita l'autopsia. L'obiettivo è verificare la correlazione tra le ferite riportate nel sinistro, giudicate gravissime sin dall'inizio, e il successivo decesso, senza aver mai lasciato l'ospedale, prima lo Spaziani di Frosinone poi l'Umberto I di Roma. Ma non solo, tra i quesiti posti al consulente medico incaricato dal pubblico ministero Rossella Ricca c'è anche di valutare se sono state prestate tutte le cure del caso al paziente e se, nel corso della degenza nei due ospedali, ci possa esser stata qualche compromissione ulteriore del quadro clinico rispetto alle lesioni riportate nello schianto.
L'incidente si è verificato nel capoluogo, in zona Asi, nella notte del 18 novembre 2021 intorno alle ore 2. Dopo una serata in compagnia di amici, Paolo Grimaldi, sulla sua auto, viaggia sul sedile del passeggero. A condurla è un amico cinquantenne che poi sarebbe risultato positivo all'alcol test. Ad avere la peggio è proprio il passeggero. Grimaldi viene trasportato all'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone in condizioni molto critiche. Riporto un grave politrauma con serie lesioni interne. Constatata la gravità del quadro clinico, Grimaldi viene trasferito d'urgenza all'Umberto I. Lì nei giorni immediatamente successivi all'arrivo viene sottoposto a un delicato intervento chirurgico per stabilizzare la situazione.
A distanza di altri due mesi, il paziente è sottoposto a un nuovo intervento. Il decorso clinico sembra favorevole. Almeno per i primi quattro mesi successivi all'incidente, il ferito sembra rispondere bene alle sollecitazioni dei medici. Tuttavia, negli ultimi quindici giorni la situazione precipita sensibilmente. I parametri vitali registrano un preoccupante abbassamento. E questa volta, nonostante l'impegno dei sanitari, Grimaldi non riesce a sopravvivere e muore il 21 maggio. La procura di Roma informa dell'evento quella di Frosinone che, nei mesi scorsi, aveva già aperto un fascicolo per lesioni colpose. Il sostituto procuratore Rossella Ricca apre un secondo fascicolo per la più grave imputazione di omicidio stradale ed iscrive sul registro degli indagati il cinquantenne frusinate che era alla guida della vettura al momento dello schianto.
Il pubblico ministero dispone l'esame autoptico e incarica la dottoressa Vincenza Liviero. L'esame è stato svolto al policlinico di Tor Vergata, dopodiché la salma è stata riconsegnata ai familiari per la celebrazione dei funerali che ci sono stati venerdì pomeriggio. Il medico si è preso sessanta giorni per il deposito della consulenza. Dovrà accertare il collegamento tra l'incidente e il decesso, tenendo conto che Grimaldi non ha mai lasciato l'ospedale una volta trasportatovi dall'ambulanza che lo ha soccorso sul luogo del sinistro. Tuttavia, per sgombrare ogni dubbio, la consulenza medica servirà anche a dissipare eventuali dubbi sull'operato dei medici che hanno avuto in cura Grimaldi prima a Frosinone e poi all'Umberto I per verificare se possano esserci state ulteriori complicazioni rispetto alle lesioni iniziali riportate nell'incidente stradale. La famiglia di Paolo, che lavorava nello studio del fratello, il dentista Dino Grimaldi, ex consigliere comunale, si è affidata all'avvocato Nicola Ottaviani per seguire le indagini e ai fini di un'eventuale costituzione di parte civile. L'automobilista indagato, invece, è difeso dall'avvocato Giampiero Falletti.