Ottime notizie giungono dall'Abruzzo sul tema viabilità interregionale e che interessano direttamente la provincia di Frosinone: si concretizza la possibilità che la superstrada Avezzano-Sora possa essere raddoppiata per contenere e migliorare l'enorme flusso di traffico che quotidianamente sopporta. Nata per rimediare alle carenze della statale 82 (la Avezzano-Itri, istituita nel maggio 1928), la superstrada ha assolto egregiamente il suo compito fino a qualche anno fa, quando il traffico dei veicoli pesanti è progressivamente aumentato, creando imbuti e rallentamenti che declassavano la capacità della strada.
Naturale proseguimento della Avvezzano-Sora è la Sora-Cassino-A1: stesse caratteristiche, ma nata con un elemento positivo in più, neutralizzato da successive scelte tecniche. Parliamo dell'affiancamento della terza corsia per i veicoli lenti nel tratto Atina-Sant'Elia Fiumerapido, intuizione geniale dei progettisti dell'epoca (1967) che avevano previsto le enormi potenzialità della Sora-Cassino verso l'Adriatico. La terza corsia permetteva ai veicoli lenti (tir, autocarri, camion e autobus) di percorre in salita una corsia a loro dedicata senza interferire con il flusso del traffico veloce, quello delle auto. Solo che, dopo pochi anni, ridisegnando le strisce, la corsia lenta sparì e tutti i veicoli (lenti e veloci) si ritrovarono insieme con inevitabili rallentamenti.
Il raddoppio della Avezzano-Sora è auspicabile, ma allo stesso tempo può risultare una sventura per la Sora-Cassino se, contemporaneamente, non si raddoppia anche questa. Una recente proposta indica nei fondi del Pnrr le risorse per raddoppiare la carreggiata tra Sora sud (Broccostella) e Atina San Marciano e nell'attraversamento di Cassino. «Vogliamo una cabina di regia efficace e di qualità per un treno incorsa chela provincia non può permettersi di perdere», disse il presidente Antonio Pompeo a novembre scorso presentando la task force "Team Frosinone Recovery Plan". Questa è l'occasione.