La realizzazione della pista ciclabile continua a far discutere. C'è chi sul marciapiede sotto casa si è ritrovato disegnato il segnale che indica la pista, della quale però non c'è traccia. Il consigliere delegato Francesco Monorchio prende chiaramente le distanze dall'opera voluta dall'amministrazione De Donatis.
Che reputa pericolosa.
"Armatevi di due ruote, caschetto e tanto coraggio - ha scritto Monorchio -. Alcuni hanno accusato questa amministrazione di non rendere atto e merito per le grandi progettualità e opere lasciate in dote. Se le foto di questa sfavillante pista ciclabile vi sembrano assurde, sappiate che è il frutto di un recente passato.
Mi raccomando, fate attenzione". La bocciatura della pista ciclabile con l'accusa che sia poco sicura per chi la percorre e per i pedoni non va giù all'ex sindaco Roberto De Donatis: «Ci stiamo abituando a questo giochino della nuova era rappresentata dall'amministrazione Di Stefano, di prendersi meriti che non hanno. E poi scoprono solo oggi che la pista ciclabile non piace e attribuiscono al passato le responsabilità. Sulla scuola progettata dall'architetto Renzo Piano evitano di citare chi ha determinato questa importante opera: insomma, sulle cose "buone" cercano di metterci il cappello, poi però si dimenticano del cantiere di via Napoli, dove giorno dopo giorno stanno scomparendo i teli, cosa mai successa durante il mio mandato. Abbandono totale anche per il cantiere dell'ex Tomassi, dove manca la vigilanza.
Per quanto riguarda la pista ciclabile, c'è una direzione dei lavori, esiste una responsabilità di procedimento amministrativo e c'è anche il controllo che deve esercitare l'organo politico che, a questo punto, deduco sia assolutamente favorevole a quanto è stato fatto, a vedere le foto». De Donatis chiede: «Chi è il delegato alle opere pubbliche? Chi vigila sul buon operato della pubblica amministrazione? Perché se non piace quel progetto non è stata predisposta una variante? Due sono i possibili motivi: incompetenza o strumentalizzazione».