«Inizia una fase nuova, un altro passo in avanti. Grazie alla scienza sconfiggeremo il Covid». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti dopo che allo Spallanzani erano stati vaccinati i primi cinque sanitari. A dimostrazione che adesso i riflettori sono tutti puntati su questa nuova stagione.
Oltre il Vaccine-day
Ha spiegato Zingaretti: «Si apre una fase nuova ma non è la fine dell'incubo. Ci vorranno alcuni mesi ed è importante continuare a combattere con comportamenti responsabili. Però oggi è una giornata di speranza, una giornata simbolica. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, ci aspettano mesi di dura battaglia in una fase nuova. È un giro di boa dedicato a chi non ce l'ha fatta e a tutti gli operatori sanitari. Ma è ancora lunga, milioni di persone vanno vaccinate, bisogna dare il via a una campagna di massa.

Ora c'è il vaccino e dovrà essere distribuito a tutti in forma libera e gratuita, è un bene universale che dovrà essere garantito a tutti. Si parte con 400.000-450.000 dosi a settimana, poi le dosi aumenteranno per arrivare a maggio con l'inizio della campagna vaccinale con l'immunità di gregge». In Italia il calendario delle vaccinazioni è in corso di definizione. A gennaio si comincerà con medici, infermieri, personale e ospiti delle Rsa. Circa 2 milioni di persone. Tra febbraio e marzo l'intenzione è procedere con la profilassi delle persone con più di 80 anni.

Sono quasi 4 milioni e mezzo. Da aprile si dovrebbe continuare con chi è meno fragile. Prima le persone che hanno tra i 60 e i 79 anni (circa 13 milioni e mezzo), poi i quasi 7 milioni e mezzo di quelli che hanno una comorbilità cronica, vale a dire la presenza di almeno due patologie. Entro l'inizio dell'estate si passerà al resto della popolazione. Ma intanto ieri è stato il giorno del Vaccine-day. In totale allo Spallanzani sono stati vaccinati 130 operatori sanitari e medici di medicina generale impegnati nelle unità mobili Uscar.

Il programma in Ciociaria
Domani (alle 11) sarà la volta della Asl di Frosinone. I primi cinque operatori ai quali verrà somministrato il vaccino in provincia di Frosinone sono: Antonella Campana (medico specializzando), Franca Nardone (operatrice sociosanitaria), Paolo Ceccano (infermiere), Marina Sebastiani (medico), Eugenio Giangrande (medico). Inizierà Antonella Campana, poi Eugenio Giangrande, quindi gli altri. L'arrivo delle prime dosi di vaccino alla Asl è previsto per martedì mattina alle 8. Dopo le prime cinque vaccinazioni, nei giorni successivi si arriverà a quaranta. Nella prima tranche in Ciociaria sono previste 11.000 dosi di vaccino.

L'hub di riferimento è l'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone. Sono previste tre postazioni che opereranno in parallelo per sette ore al giorno per sei giorni, in grado quindi di poter sottoporre a vaccinazione circa 130 operatori al giorno. Ma anche presso gli altri presidi ospedalieri, ovvero Cassino, Sora e Alatri, sono state realizzate delle postazioni di vaccinazione (Spoke) per circa 40/50 somministrazioni giornaliere.
Il che vuol dire che la Asl di Frosinone può arrivare a 280 vaccinazioni al giorno.

Arriva AstraZeneca
Dopo quello di Pfizer-Biontech, anche il vaccino di AstraZeneca appare in dirittura d'arrivo. Parliamo del vaccino realizzato dall'istituto Jenner dell'Università di Oxford insieme ad AstraZeneca e alla Irbm di Pomezia. Stando ad autorevoli indiscrezioni dovrebbe essere approvato a metà della prossima settimana dall'autorità del farmaco britannica e essere somministrato nel Regno Unito a partire dal 4 gennaio. Ha scritto il quotidiano La Repubblica: «Il governo di Boris Johnson ne ha comprato già 100 milioni di dosi a scatola chiusa, solo per il Regno Unito».
Pascal Soriot, amministratore delegato di AstraZeneca, non ha nascosto la soddisfazione sul Sunday Times. Ha affermato: «In seguito agli ultimi test supplementari, possiamo dire che anche il nostro vaccino sviluppa un'immunità nel 95% dei casi, pari a quella di Pfizer. E ha un'efficacia garantita al 100 per cento».

La situazione
Ieri intanto si è conclusa la quarantatreesima settimana dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone. Il bollettino registra 80 nuovi casi, 78 negativizzati (guariti) e 3 decessi. Dunque, 80 contagiati su 552 tamponi effettuati. Il tasso di positività è del 14,49%. A Frosinone 14 casi e 4 guariti, ad Alvito 11 nuovi contagi. Ad Alatri 6 casi positivi e 4 negativizzati. Ad Aquino 5 nuovi contagi e 7 guariti. A Cassino 5 casi positivi e 4 guariti. Ferentino: 4 nuovi casi e 1 negativizzato. Ad Amaseno 3 nuovi contagi e 4 guariti. A Monte San Giovanni 3 casi e 1 negativizzato. Anche a Piedimonte San Germano 3 casi positivi e 1 guarito. Per quanto riguarda i decessi, si tratta di una donna di 63 anni residente a Ceprano, di un uomo di 85 anni residente a Itri e di un uomo di 89 anni residente a Santopadre.
In Ciociaria i contagi hanno sfondato quota 14.000.

Sono per l'esattezza 14.026. Questo l'andamento della quarantatreesima settimana: 39 contagi il ventuno dicembre, 139 il ventidue, 96 il ventitré, 140 il ventiquattro, 161 il venticinque, 27 il ventisei, 80 il ventisette. Per un totale di 682: la media è di 97,4 al giorno. Ma ci sono stati anche 654 negativizzati (guariti): media di 93,4 ogni ventiquattro ore. Sia nella quarantaduesima che nella quarantunesima settimana la media dei contagi giornalieri era stata di 106,28. I decessi negli ultimi sette giorni sono stati 20 (6,66 ogni ventiquattro ore). A dicembre finora 87 persone morte positive al Sars-Cov-2. Per una media di 3,2 al giorno.