Spazio satira
Giudiziaria
12.04.2025 - 13:00
Il tribunale di Frosinone
Sono stati ascoltati per circa tre ore, ieri mattina, gli imputati nel processo di revenge porn ed estorsione ai danni di dodici ragazzine, alcune delle quali minorenni all’epoca dei fatti contestati. Nell’udienza nel tribunale di Frosinone, sono comparsi davanti al giudice, il ventinovenne di Ceccano, il trentatreenne di Castro dei Volsci e del trentaduenne di Roma dove hanno fornito la loro versione. Il romano ha riconosciuto la proprietà dei profili anonimi che inoltravano le richieste, ma ha specificato che non ha fatto richieste estorsive o minacce. Il ceccanese e l’altro imputato di Castro dei Volsci, hanno invece disconosciuto gli addebiti mossi. Hanno ribadito la loro estraneità e che si trovavano coinvolti senza aver mai fatto richieste di foto e senza conoscere gran parte delle ragazze. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 11 luglio per sentire tutti i testi delle difese e un consulente che ha fatto delle analisi degli indirizzi IP e sulla geolocalizzazione delle richieste.
La vicenda
Le vittime, all’epoca dei fatti contestati alcune addirittura quattordicenni, sarebbero state adescate sul web da profili fake, con cui soggetti sconosciuti le ricattavano. Un piano architettato per farsi consegnare foto hot che le ritraevano. E se qualcuna tentava di opporsi, sempre stando alle accuse, veniva minacciata di violenze sui familiari. Erano riusciti così a farsi inoltrare le foto. Nelle scorse udienze sono stati sentiti i familiari di alcune delle vittime. Tutti hanno riferito lo stato d’animo delle ragazzine, i loro comportamenti. Una di loro, stando a quanto raccontato da una teste, avrebbe tentato anche il suicidio. Altre non mangiavano più, avevano problemi in famiglia e con lo studio. Qualcuna ha anche abbandonato la scuola. Si sono costituite parte civile l’associazione “Insieme a Marianna”, con l’avvocato Antonella Liberatori, e alcune ragazze, con gli avvocati Cristiana Sordi, Gianmarco De Robertis e Claudia Sorrenti. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Fabio Vicano, Tony Ceccarelli e Pietro Polidori.
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