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Il punto

«Il Ceccano Calcio merita rispetto»

Il presidente della società calcistica Felice Orsinetti interviene sulla gestione dello stadio “Popolla”: «Bisogna fare chiarezza. Intendiamo cogliere questa opportunità ma c’è chi vuole metterci i bastoni tra le ruote»

Ceccano Calcio

Il presidente Felice Orsinetti con i dirigenti Valentino Bettinelli, Andrea Ruspandini, Luciano Natalizi, Anacleto Tarquini e Simone Lucchetti

Il presidente Felice Orsinetti ha idee e obiettivi chiari per il suo Ceccano Calcio: togliersi tante soddisfazioni nel campionato di Promozione. Lo ha detto senza mezzi termini nel corso della conferenza stampa tenuta ieri sera sul rettangolo verde del “Popolla”, mentre era in corso l’allenamento della squadra. Un problema, semmai, potrebbe riguardare la gestione dell’impianto che dovrebbe essere affidata dal Comune tramite un bando già reso pubblico. «Nelle ultime settimane c’è stato un po’ di chiacchiericcio in città su questo argomento - ha detto Orsinetti - Quindi è opportuno fare chiarezza. La nostra società è interessata a partecipare al bando. Non si può pensare di costruire una squadra e un settore giovanile importanti senza una struttura sportiva adeguata. Oggi c’è questa opportunità a Ceccano e noi vogliamo coglierla, ma ci troviamo qualche bastone tra le ruote, oltre a certe voci che circolano. Tutti possono partecipare al bando per la gestione dello stadio, ma bisogna capire da che parte stare. Noi pensiamo sempre al bene del calcio e della città, ho uno staff di dieci persone che vuole raggiungere un unico obiettivo e per questo vogliamo vincere il bando. Ma trovo assurdo che ci siano persone che remano contro il Ceccano Calcio. Per quanto ci riguarda, l’investimento sul “Popolla” non porta certamente guadagno alla nostra società, quindi bisognerebbe incentivare gli imprenditori intenzionati a partecipare a tale investimento. Ma nel caso perdessimo l’impianto dovremmo lasciare la squadra alla persona che lo prenderà. Non potremmo continuare senza una nostra casa».

Il presidente, però, non dà indicazioni su chi gli sta mettendo i fatidici bastoni tra le ruote: «Ci sono altri soggetti che intendono partecipare alla gestione del campo, Ma è strano che prima ci chiamano per un accordo, poi l’accordo non si fa più perché ognuno pensa al proprio io. I tifosi e la città devono conoscere questa situazione. Fin quando ne avremo la possibilità, staremo qui ad allenarci. Se qualcun altro prenderà la squadra non ci saremo più. Ma i tifosi sono con noi, Quando apriremo i cancelli ci saranno oltre mille persone a vedere la partita». Orsinetti ha parlato anche della seconda squadra di calcio cittadina che militerà in Prima categoria: «Non lo vedo come un limite, se però c’è l’intelligenza di costruire insieme, Se invece volesse diventare l’antagonista della nostra squadra, questo sarebbe un grave limite. Noi mandiamo i nostri giovani che non trovano posto in prima squadra a giocare a Ripi, quando si sarebbe potuta trovare un’intesa con l’altra compagine ceccanese. Sarebbe stata la cosa migliore e più logica».

Il presidente conclude: «La nostra priorità oggi è costruire al meglio per il futuro, senza fare paragoni o sfide con altre società come il Frosinone, molto più grandi di noi. Dove arriveremo non lo so, quando dobbiamo affrontare una dura battaglia per dare ai giovani di Ceccano una struttura calcistica come quella del “Popolla”. Ma abbiamo un campo in erba sintetica e rischiamo di non poterci giocare, Vedremo quello che accadrà nei prossimi giorni. Noi andremo avanti con le nostre idee e i nostri progetti, Per riportare la gente allo stadio bisogna innanzitutto metterlo in sicurezza. Ma i tifosi stiano tranquilli, Ce la metteremo tutta». D’altronde, ed è sottinteso in quello che ha detto Orsinetti, se a Frosinone facendo le debite proporzioni nel calcio sono stati raggiunti certi traguardi, è perché chi ha preso in mano le sorti della prima squadra ha trovato il meritato “rispetto” dalle istituzioni e un ambiente privo di ostilità da parte di altri operatori, che comunque facevano calcio.

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