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Cassino

Charles, l'inchiesta resta aperta

I tempi per i risultati dell’autopsia si allungano: chiesta una proroga, potrebbe servirne un’altra L’indagine farà chiarezza sul decesso del giovane studente Unicas, morto a soli 24 anni

Charles Baffour

Charles Baffour

Charles, i tempi necessari a fare chiarezza sulla sua morte si allungano. I risultati dell’autopsia che erano attesi all’inizio di questo mese slittano ad agosto, ma non è escluso che si possa dover far ricorso a una ulteriore proroga. Questo vuol dire che anche la chiusura delle indagini - di cui gli esami medico legali sono una parte fondamentale - slitterà con molta probabilità almeno a settembre. Si tratta di accertamenti irripetibili e cruciali per stabilire con rigore scientifico se Charles poteva essere salvato.

Charles Baffour, lo ricordiamo, è il giovane studente Unicas morto ad aprile scorso a 24 anni in ospedale, dopo una caduta dal monopattino. Vani tentativi di salvarlo. Sette i medici finiti nell’inchiesta: uno studio attento delle posizioni, dei ruoli, delle attività svolte. Ma anche delle scelte eseguite e dei tempi. Il pm titolare dell’indagine aveva analizzato le risultanze delle attività svolte dagli uomini della Squadra di Polizia giudiziaria del Commissariato, prima della notifica di sette avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti medici del Santa Scolastica, coloro che - divisi almeno in due turni - hanno visitato e preso in carico Charles. Tutti chiamati a rispondere dell’ipotesi di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Attraverso l’autopsia - di cui sono attesi i risultati - e tutti gli altri accertamenti disposti dal pm, si vuole stabilire l’esatta causa della morte ma anche se Charles si sarebbe potuto salvare: sotto la lente pure l’applicazione dei protocolli sanitari. Accanto all’inchiesta della procura, era stata aperta anche un’inchiesta interna da parte della Asl e un’attività ispettiva sollecitata dalla Regione.
Una morte, quella dello studente Unicas, che ha segnato profondamente il mondo accademico e studentesco e l’intera comunità, che è scesa in piazza con una toccante fiaccolata per chiedere “verità e giustizia”.

Charles, dopo la laurea in “Economics and Entrepreneurship”, avrebbe tanto desiderato restare all’Unicas e intraprendere la carriera di professore universitario: questo il suo sogno. Per rendere eterno il suo ricordo e il suo insegnamento, l’ateneo di Cassino ha consegnato alla famiglia una laurea alla memoria, un riconoscimento che permetterà alla sua assenza di diventare memoria storica l’università ed esempio per gli altri.

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