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Cassino

Sos emergenza abitativa

In graduatoria per l’assegnazione di un alloggio ci sono oltre 250 beneficiari. E nessuno spazio disponibile. Iannarilli: «Non sono previste costruzioni di nuove palazzine»

Ater

Emergenza abitativa, a Cassino la situazione si fa seria. In graduatoria per l’assegnazione di un alloggio popolare ci sono oltre 250 beneficiari risultati idonei ma al momento non c’è la possibilità di costruire nuove palazzine. Un problema importante per molte famiglie in difficoltà, alcune con minori e disabili a carico, che spesso si vedono costrette a chiedere aiuto a parenti e amici nella speranza che la graduatoria “scorra”.

Il commissario provinciale dell’Ater, Antonello Iannarilli, ha sottolineato come si stia vivendo un momento di grande difficoltà, tra la carenza di nuovi alloggi e quella dei dovuti introiti che permetterebbero lavori ordinari: si parla infatti di un «tasso di morosità del 70%, che si traduce nel mancato incasso dei crediti dovuti. E dunque in una penuria cronica di fondi per portare avanti le attività ordinarie». Ma non è tutto. Moltissime le persone che occupano abusivamente alloggi destinati agli aventi diritto, creando un doppio problema. Un elemento su cui, già da un po’, l’Ater sta concentrando le proprie attenzioni: a Frosinone così come a Ferentino, sono state già avviate azioni concrete contro gli abusivi. Un vero e proprio pugno duro contro occupanti abusivi e morosità, «poiché si tratta di fattori che incidono in maniera ingente non solo sulle casse dell’azienda ma soprattutto sulla vita e sulla sicurezza dei cittadini» aveva di recente ribadito Iannarilli. In questa direzione sono stati aperti tavoli di confronto organizzati dalla Prefettura che hanno coinvolto anche la Questura.

Un pugno duro che prenderà presto il via anche a Cassino, dove al momento gli abusivi censiti risultano almeno 100. «Progetti per Cassino relativi alla realizzazione di alloggi non ci sono: sono 13 anni che non si realizzano nuove costruzioni. Il problema, chiaramente, è nazionale. Così come abbiamo fatto con Frosinone e Ferentino, iniziamo a ripristinare la legalità eliminando situazioni irregolari. Siamo in procinto di partire con azioni più forti per poter eliminare le occupazioni abusive anche nella città martire» ha spiegato Iannarilli. Che ha aggiunto: «Sono già partite le riscossioni coattive: chi non paga vedrà prima il pignoramento dello stipendio, dell’auto e di quanto in suo possesso. In tal modo, in tutta la provincia, in questa prima fase contiamo di incassare oltre 3 milioni di euro. Ma in prospettiva, a conclusione di tutte le operazioni, contiamo di arrivare a 15-20 milioni di euro. Le nostre azioni non vogliono avere un carattere “punitivo” ma le persone devono capire che l’affitto va pagato: ci sono casi in cui non viene corrisposto neppure quello minimo da 7,65 euro. Impossibile. Le lettere sono già partire. Chi non pagherà, alla fine, avrà la decadenza dell’alloggio. Coloro che non sono in regola, come già abbiamo più volte ricordato, possono ricorrere alla rateizzazione. Non è possibile mantenere tutti questi alloggi, di cui il 70% non paga. Non è una politica accettabile».

Dal Comune

Dal Comune, intanto, l’impegno a sostenere le famiglie in difficoltà è sempre massimo. Ne sanno qualcosa i professionisti del settore della Coesione sociale - guidato dall’assessore Francesca Calvani - che ogni giorno accolgono richieste e appelli, spesso disperati. Quella abitativa a Cassino resta una vera emergenza, anche se - come ricordato a febbraio dal consigliere Fausto Salera - con un’azione congiunta tra Comune, Ater e polizia locale l’amministrazione è riuscita a consegnare e sanare, in questi ultimi anni, circa 25 alloggi.

La nuova graduatoria trasparente, gestita completamente tramite piattaforma online (una gestione informatizzata delle domande tra le prime in Italia) permetterà vantaggi considerevoli in termini di tempestività e tracciabilità. Sempre con la speranza, continuano dall’amministrazione, che il Governo e la Regione decidano di investire sull’edilizia popolare in modo da contribuire a soddisfare l’elevata richiesta di alloggi.

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