Spazio satira
Cassino
23.11.2024 - 09:03
Aggredisce la compagna incinta, denunciato
Botte alla compagna incinta, pure davanti ad altri figli minori. Liti feroci, di una violenza inaudita per motivi futili, spesso per gelosia. Fino all’episodio che ha fatto traboccare il vaso. In pochissimo tempo, grazie all’intervento degli agenti del Commissariato di Cassino guidato dal vice questore Flavio Genovesi, la vittima è stata protetta. Gli elementi a carico di un ventenne rumeno raccolti dalla squadra di polizia giudiziaria, coordinata dal sostituto commissario Roberto Amato Donatelli, hanno sostanziato l’applicazione del “Codice rosso”. Il gip ha concordato con le risultanze dell’attività investigativa degli agenti e ha emesso una misura di allontanamento - con l’impossibilità per l’indagato di avvicinarsi alla vittima - e di dimora nel Comune di Cassino. Ma a carico del ventenne, già noto alle forze di polizia per reati di genere, altre forti contestazioni. Tutto ha inizio con una telefonata giunta al centralino del 113 da una minore: la ragazzina avrebbe chiesto aiuto. Troppo violenti i toni usati tra la madre, peraltro incinta, e il compagno. Anche alla presenza del fratellino. Quando la volante ha raggiunto l’abitazione, i due adulti avevano abbassato i toni, facendo rientrare l’episodio di violenza verbale in una “discussione”. Ma la situazione era apparsa ai poliziotti intervenuti piuttosto strana.
Domenica scorsa, intanto, all’altezza della rotatoria all’ingresso della città era avvenuto un incidente: un’auto, dopo il violento impatto con quella di un operaio che si stava recando al lavoro, era fuggita. Ed era stata aperta una caccia all’uomo. L’operaio era stato trasferito in ospedale, con diversi giorni di prognosi, e il conducente dell’auto - risultata a noleggio - era divenuto un ricercato. A chiedere aiuto alla squadra di polizia di giudiziaria dopo l’incidente era stata la donna incinta, vittima della violenza verbale denunciata dalla figlia minorenne qualche giorno prima. Perché? Perché il “pirata”, in realtà, sarebbe risultato essere proprio il compagno. Che, tornato a casa, le avrebbe chiesto di addossarsi ogni colpa. Il diniego della donna è stata la miccia: insulti, offese, schiaffi. Botte che l’avrebbero fatta anche cadere a terra. E - come denunciato poi alla polizia - non era neppure la prima volta. Dopo quella escalation di violenza, la donna ha atteso che il ventenne si addormentasse per poi fuggire con i figli e rifugiarsi in un bar. Lì avrebbe chiesto aiuto, allertando la polizia. Immediato l’intervento degli uomini della squadra di pg, ma al loro arrivo il ventenne era scomparso.
La donna ha avuto la forza di denunciare: ha finalmente messo nero su bianco le violenze, anche psicologiche, fino alla richiesta di mentire prendendosi la colpa dell’incidente. L’auto, infatti, l’aveva noleggiata lei perché il ventenne non aveva neppure la patente. Il ventenne rumeno, destinatario dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, è stato denunciato anche per fuga a seguito di incidente, omissione di soccorso e guida senza patente.
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