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Cassino

Pestaggio dopo le bombe, arrestato il quarto uomo

Giovedì l’operazione della squadra di pg del commissariato: eseguite tre misure. Ieri il ventitreenne ricercato si è costituito

Pestaggio dopo le bombe, arrestato il quarto uomo

Calci e pugni anche con un martelletto frangivetro per sapere il nome dell’autore dell’attentato alla pizzeria Arcobaleno dello scorso 9 maggio. Una spedizione punitiva per farsi giustizia da sé: la polizia mette insieme tutti i tasselli e giovedì scorso esegue le misure. Due finiscono ai domiciliari, obbligo di dimora per una donna. Ma all’appello manca ancora il quarto uomo. Ieri, giorno in cui hanno avuto luogo gli interrogatori di garanzia, il quarto uomo - Matteo Di Silvio di 23 anni - accompagnato dal suo legale (l’avvocato Mariano Giuliano) si è costituito. E anche nei suoi confronti è stata applicata la misura dei domiciliari. La stessa eseguita quattro giorni prima per Nicandro De Silva, classe ’96 di Cassino e di Antonio De Silva, 26 anni di Cassino, entrambi sottoposti ai domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Coinvolta pure M. M., 32 anni, residente a Cassino, destinataria invece dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza con obbligo di permanenza in casa dalle 22 alle 8 del mattino successivo. I tre, assistiti dagli avvocati Emanuele Carbone e Mariano Giuliano, ieri hanno chiarito le loro posizioni.

La violenza
Il pestaggio sarebbe stato così violento, quello posto in essere per ottenere la confessione, che la vittima - circondata nell’androne del palazzo e presa a calci e pugni fin nel cortile esterno - a un certo punto avrebbe persino perso i sensi. Ma non avrebbe denunciato. A mettere gli investigatori della Squadra di polizia giudiziaria guidata dal sostituto commissario Roberto Amato Donatelli sulla pista che ha condotto ai giovani destinatari delle misure è stato (ancora una volta) un video: un breve video in cui sarebbe stata “documenta” la violenza - nei confronti di un trentacinquenne di Pignataro - attimo dopo attimo. Una raffica di pugni, schiaffi e calci persino con un martelletto frangivetro. Il video è stato analizzato dagli agenti del Commissariato di Cassino che hanno posto in essere tutte le attività idonee a risalire ai presunti autori del pestaggio.
Ancora una volta il punto di partenza dell’operazione della Squadra di pg resta quello degli attentati di maggio. L’attentato ai danni della pizzeria Arcobaleno - in realtà - è risultato essere il terzo in 48 ore: il primo è quello a pochi passi dal liceo “Carducci” e dal Comune. Poi ancora in zona Colosseo: un’altra bomba carta posizionata sotto a un’auto.
Dopo l’esecuzione giovedì di tre misure, perquisizioni a tappeto in città e ricerche ovunque della Squadra di pg per rintracciare il quarto uomo, che ieri si è costituito. Ma l’indagine resta aperta.

La verità dei coinvolti
Gli indagati hanno scelto di rispondere alle domande del giudice, di chiarire le loro posizioni, replicando a ogni contestazione. Tutti accusati, in varia misura, del brutale pestaggio (chiamati a rispondere di lesioni pluriaggravate) di un trentacinquenne di Pignataro. Alla presenza dei loro legali, gli avvocati Mariano Giuliano ed Emanuele Carbone, hanno chiarito diversi punti, spiegando taluni di essersi solo difesi da un’aggressione. Rigettando, comunque, le accuse a loro carico. Ora la parola spetta al gip.

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