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Cassino

Giovane accoltellato al parco giochi. Servono più telecamere

Indagini ancora aperte. Si cercano i video delle attività della zona. L’amministrazione aveva già partecipato al bando “Sicurezza in Comune” chiedendo 31 nuovi dispositivi per le aree sensibili

Giovane accoltellato al parco giochi. Servono più telecamere

Giovane marocchino accoltellato nel parco giochi, davanti agli occhi di mamme e pensionati: indagini serrate da parte dei carabinieri di Cassino. I militari dell’Arma, prontamente intervenuti, stanno ricostruendo l’accaduto per definire sia le singole responsabilità che il contesto in cui inserire la violenza: non è ancora chiaro il motivo che ha poi portato alla lite furente tra due giovani (un marocchino e un egiziano), fino all’aggressione. Tutto questo alla presenza di molti altri stranieri, fuggiti subito dopo: a terra in pochi minuti solo un diciannovenne marocchino, con una ferita da taglio alla schiena. Forse provocata da una lama. I carabinieri hanno ascoltato nell’immediatezza alcuni connazionali, condotti in caserma come persone informate sui fatti. Proprio mentre il ferito veniva trasportato in ospedale. E anche nella giornata di ieri hanno proseguito nelle attività necessarie a verificare quanto accaduto all’interno del parco Baden Powell, compresa la ricerca delle immagini di videosorveglianza delle attività che insistono in zona: assenti quelle comunali.

Un vulnus aperto, anche in relazione alle precedenti risse registrate in centro soprattutto durante i weekend. Sicurezza da rafforzare. «Abbiamo partecipato proprio di recente al bando “Sicurezza in Comune” per 31 telecamere da distribuire nelle aree sensibili - ha spiegato l’assessore al ramo Gino Ranaldi - di cui 13 da destinare alla villa comunale, 9 proprio al parco Baden Powell, tre all’area giochi di piazza Labriola e così via. Telecamere che andranno, si spera, a irrobustire il sistema di videosorveglianza già pensato per Caira, San Michele e altre zone. Per questi dispositivi, abbiamo già dato mandato agli uffici competenti di reperire le risorse necessarie. Dispositivi che andranno ad affiancare - tra l’altro - altri già riattivati. Per quanto riguarda il bando regionale, speriamo di avere una risposta entro la fine dell’anno. La sicurezza resta in assoluto una nostra priorità».

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