«Stavolta i voti si contano, non si pesano». Nel quartier generale del Pd la battuta circola ed è indicativa. Perché, diversamente da quanto accade sulla questione dell'acqua (dove occorre la doppia maggioranza, dei voti e della popolazione rappresentata), per quanto riguarda la presidenza della Saf ci saranno esclusivamente i voti dei 92 soci, i sindaci dei 91 Comuni più il presidente della Provincia. Tutti stanno facendo i conti. Francesco De Angelis, che ha lanciato la candidatura alla presidenza di Barbara Di Rollo, sta considerando per ora soltanto i sindaci che fanno riferimento alla sua area: Pensare Democratico, quella maggioritaria nel Pd. Anche Antonello Iannarilli, già parlamentare e assessore regionale di Forza Italia, sta cercando di capire su quanti voti può contare. Con ogni probabilità ufficializzerà la sua designazione soltanto se avrà una possibilità concreta di giocarsela. Iannarilli confida anche in appoggi trasversali, essendo consapevole che Forza Italia potrebbe scegliere altre strategie. Come del resto ha già anticipato il consigliere regionale Mario Abbruzzese, che pensa ad una personalità super partes, di alto profilo. E guarda con attenzione a quanto può succedere nell'area del Pd che fa riferimento al senatore Francesco Scalia. Il grande "gelo" di quest'ultimo nei confronti dell'ipotesi Di Rollo è evidente. Alla presidenza della Saf potrebbero guardare sia il consigliere regionale Marino Fardelli che l'ex sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone. Ma il punto restano i numeri: De Angelis ha più sindaci di riferimento. Difficile che la questione possa essere affrontata all'interno del Pd: il segretario provinciale Simone Costanzo non convocherà i sindaci, per evitare che le spaccature possano essere conclamate. Alla fine però potrebbe anche essere fatto il nome di un tecnico. Ma quello che appare all'orizzonte è che la partita sulla presidenza della Saf potrebbe cambiare molti equilibri. Non soltanto all'interno dei partiti, ma pure trasversali. Non è un mistero che in questi anni, soprattutto nell'assetto degli enti intermedi, Francesco De Angelis e Mario Abbruzzese abbiano spesso trovato significative convergenze. Ma stavolta appare complicato (ma non impossibile) che Mario Abbruzzese possa tenere in considerazione la candidatura di Barbara Di Rollo. Mentre invece potrebbe scattare un asse con il senatore Francesco Scalia. Mai dire mai.
Saf, adesso è guerra di nervi: solite spaccature nei partiti e tentazioni trasversali
Frosinone - Sullo sfondo l'ipotesi di individuare un tecnico. Mario Abbruzzese stavolta potrebbe guardare nella direzione di Francesco Scalia, freddo sull'opzione Di Rollo
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