28.07.2025 - 12:40
Il retrogaming è un fenomeno che sta acquisendo sempre più visibilità e rilevanza anche in Italia. Con questo termine si indica la passione per i videogiochi del passato, spesso risalenti agli anni ’80 e ’90, ma in alcuni casi anche ai primi anni 2000. Non si tratta semplicemente di un ritorno nostalgico fine a sé stesso, ma di un interesse sempre più concreto e strutturato che coinvolge appassionati, collezionisti e addirittura le nuove generazioni. Conviene dunque approfondire questo fenomeno.
Cosa si intende per retrogaming
Quando si parla di retrogaming, si fa riferimento a tutti quei videogiochi che appartengono ad un’epoca tecnologicamente superata, rispetto agli standard attuali. Questi giochi vengono riprodotti attraverso le console originali, oppure tramite gli emulatori (software), che permettono di giocare sui device moderni. Il retrogaming non si limita solo alla fruizione del gioco in sé, ma si estende anche al collezionismo: basti pensare alle aste per l’acquisto delle console storiche, delle cartucce, dei dischi originali e dei manuali. Esistono inoltre delle comunità online molto attive, insieme ai forum e ai mercatini specializzati dove si scambiano informazioni, consigli e oggetti da collezione.
In realtà il retrogaming vive anche grazie a molte piattaforme di browser gaming. Si parla di tutti quei portali che collezionano al proprio interno alcuni titoli basici, con una grafica semplice e una giocabilità immediata. Volendo, anche alcuni giochi di gambling digitali rientrano nella categoria dei retrogames, come nel caso di molte slot online presenti nei siti di gambling. Infine, non si può non menzionare il ruolo dei social media nella diffusione di questo fenomeno. I gruppi e le pagine su Facebook, i canali YouTube e i profili Instagram dedicati al mondo dei videogiochi retrò hanno creato una vera e propria community di appassionati.
Quali sono i giochi retrò più amati
Tra i giochi retro più amati in Italia spiccano, soprattutto, quelli delle console che hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza di una vasta fascia di persone. Titoli come Super Mario Bros, The Legend of Zelda e Metroid per NES e SNES, o Sonic the Hedgehog per Sega Mega Drive, vengono considerati dei veri e propri pilastri della storia videoludica. Anche i giochi da sala (cabinet) come Pac-Man, Street Fighter II, Donkey Kong e Metal Slug continuano ad avere un seguito enorme, spesso legato ai ricordi delle vecchie sale giochi, un tempo molto diffuse sul territorio italiano. L’interesse si estende anche ai primi giochi della PlayStation, come Final Fantasy VII, Resident Evil e Crash Bandicoot, che rappresentano una tappa fondamentale nell’evoluzione dei videogames moderni.
Perché il retrogaming piace così tanto
Il fascino del retrogaming deriva da diversi fattori. In primis, molti giocatori trovano in questi giochi un collegamento emotivo con la propria infanzia o adolescenza. Il ricordo dei momenti condivisi con amici o familiari, le prime esperienze videoludiche, la semplicità delle trame e l’immediatezza del gameplay suscitano un senso di comfort e familiarità. Questo aspetto è molto potente, e rappresenta una spinta importante verso la riscoperta dei giochi del passato. Ma non si tratta solo di memoria affettiva: molti appassionati, infatti, riconoscono nei giochi retro una qualità spesso assente nelle produzioni moderne.
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