Arpino
27.09.2025 - 10:00
«Il sindaco Vittorio Sgarbi sta meglio, l’ho sentito la scorsa settimana». È fiducioso il vicesindaco di Arpino Massimo Sera sulle condizioni di salute del primo cittadino che lo hanno tenuto lontano dal palazzo comunale. A metà luglio, il 25 luglio, è stata inviata al prefetto di Frosinone una comunicazione. «È stata rappresentata la condizione di salute del sindaco e del suo stare in stand-by fino al 30 settembre», ha detto il vicesindaco Sera pungolato dalla sua opposizione, in special modo dal consigliere Niccolò Casinelli che nei giorni scorsi è tornato sul tema dell’assenza del sindaco. Sulle colonne del Corriere della Sera Sgarbi è tornato a parlare prendendo le distanze dalle azioni intraprese dalla figlia. «Questa vicenda mi amareggia molto. Mia figlia preferisce prendere scorciatoie anziché darsi da fare seriamente», ha reso pubblico sul suo profilo social Vittorio Sgarbi riportando l’intervista al Corriere della Sera.
Il 28 ottobre prossimo è già fissato l’appuntamento al Tribunale civile di Roma. «Sua figlia Evelina è convinta che lei abbia bisogno di un amministratore di sostegno e per questo motivo ha presentato istanza. Che farà? Si presenterà all’udienza?» chiede il giornalista del Corriere. «Certo che sì - risponde Sgarbi - anche se questa vicenda mi amareggia molto. Sono proprio offeso, addolorato, questa storia è la misura esatta del suo modo di intendere i rapporti personali. Che devo dire? La ringrazio molto, ma io sto bene così. Lentamente mi sto riprendendo, la mia medicina è stata soprattutto Sabrina (Sabrina Colle, la sua compagna dal 1997, ndr) che con la sua dolcezza mi ha fatto quasi uscire dal tunnel. Ora sono a Viareggio con lei, a casa di un’amica. Anzi volete sapere una cosa? Sabrina ed io ci sposiamo».
Nell’intervista al Corriere della Sera si è parlato anche della sua malattia e di Arpino. «Sei mesi fa lei venne ricoverato al Policlinico Gemelli per una forte sindrome depressiva. Disse una cosa terribile: mi sembra di essere su un treno fermo in una stazione sconosciuta...». «Sì - risponde il critico - ma adesso il treno si è rimesso in moto, ve lo garantisco, anche se la voce è flebile. Ho ritrovato l’appetito e il desiderio. In questi mesi non ho mai avuto paura di morire, anzi vi dico che vorrei tornare pure a far politica. Se lunedì nelle Marche vincerà Acquaroli (il candidato governatore del centrodestra, ndr), sono pronto a fare l’assessore regionale alla cultura». E su chi ad Arpino chiede la sua decadenza da sindaco, risponde: «Forme di ingiustizia, tentativi di eliminarmi dalla scena e invece sto pensando di tornare pure in tv».
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