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Anagni

Guasto al bus. La gita scolastica diventa un incubo

Liceali in Puglia per un viaggio di studio. Ma al momento di ripartire il pullman si rompe e il rientro è da incubo. Dopo ore arriva un altro bus ma senza pedana e una ragazza disabile non può salire. Il padre va a riprenderla

gita scolastica

Si guasta il bus utilizzato per la gita scolastica, ore di angoscia tra ritardi e interventi delle forze dell’ordine. La gita in Puglia era stata organizzata dal 4 al 7 giugno per 49 alunni che frequentano alcune classi di un liceo anagnino; tra di loro una ragazza disabile in carrozzina. Gli studenti erano accompagnati da due insegnanti ed un genitore. Dopo tre giorni trascorsi a visitare Lucera, cittadina foggiana ricca di monumenti, ultima tappa la Fortezza per ripartire alle ore 16 di sabato scorso.

A quell’ora, però, il bus non arrivava, ed una telefonata avvisava che il mezzo era bloccato poco lontano per un guasto. Dopo quasi tre ore, giungeva il meccanico che tuttavia non riusciva a riparare il pullman. Alle 19 venivano chiamati i carabinieri, immediatamente intervenuti. Gli uomini dell’Arma si attivavano per reperire un mezzo sostitutivo dotato di pedana per consentire la salita della carrozzina, chiedendo la collaborazione della polizia locale. Verso le 20.30 arrivava, su richiesta dei vigili, un mezzo non attrezzato sul quale prendevano posto 48 ragazzi. A soccorrere la ragazza disabile giungeva dopo alcune ore il suo papà, partito da Anagni alla guida dell’auto dotata del necessario impianto.

Intanto i carabinieri avevano trovato un ristorante ove accogliere gli studenti per farli cenare. La ragazza poteva ripartire solo intorno alla mezzanotte, giungendo ad Anagni alle 5 di ieri mattina. Una situazione difficile, risolta grazie al prezioso aiuto delle forze dell’ordine che si sono attivate con prontezza e buona volontà. Occorre purtroppo constatare l’assenza di piani di emergenza per chi merita ben diversa attenzione. I genitori della ragazza hanno avuto parole di elogio verso le famiglie dei compagni “per l’educazione che hanno dato ai loro figli; sono stati più maturi e solidali delle autorità che avrebbero dovuto tutelare il loro viaggio di istruzione, perché la gita non è stata solo cultura ma anche condivisione e supporto”. Sarebbe opportuno e doveroso accertare quali azioni abbiano compiuto sia la scuola che l’agenzia organizzatrice della gita.

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