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Vita da cani & C.

"Trovatelli" e cani di casa: come accudirli. E poi: cinque amici da adottare

I responsabili dell'associazione "La voce degli ultimi" ci hanno spiegato come fare con gli amici a quattro zampe. "Quando arriva un cucciolo bisogna fargli da mamma"

Sono sempre più presenti nelle nostre case e nei nostri cuori. I cani e i gatti sono gli animali preferiti di milioni di italiani. Forse perché ci sono vicini con affetto e ci accettano per ciò che siamo. Entrano nelle nostre vite senza prepotenza, passando per una via privilegiata, quella del cuore. E così la nostra relazione con loro diventa speciale.

In questo secondo appuntamento con il mondo dei pelosi a quattro zampe parleremo di come accudirli dopo il recupero post abbandono, con riferimento specifico ai "trovatelli". Lo faremo ancora una volta con due operatori del territorio che vivono a stretto contatto con loro salvandoli dalla strada, spesso dalla morte, cercando di regalargli una casa, una famiglia, una vita. Ci parlano del primo accudimento Lorenzo Pelloni e Meghy Mirela Sinanaj volontari dell'associazione la "Voce degli Ultimi". 

C'è una differenza nell'accoglienza di un cucciolo e di un cane adulto?
«Chiariamo subito che per cucciolo si intende un cane da zero a circa dodici mesi di età. Quando si recuperano dei cuccioli vanno sistemati subito in un posto caldo e asciutto. Bisogna quindi capire se hanno ancora bisogno del latte materno o se sono in grado di mangiare da soli. Nel caso in cui non fossero in grado di farlo iniziano i problemi per il povero volontario».

Lorenzo e Meghy Mirela ci spiegano che in questo caso si trovano davanti a due opzioni: «La più probabile è quella di sostituirci alla mamma dotandoci di appositi biberon e latte in polvere specifico per cuccioli». Evitate di dare loro latte di capra o similari perché non danno il giusto nutrimento. «Oppure, se siamo fortunati e abbiamo una mammina che ha partorito dei cuccioli pronti a mangiare da soli, possiamo provare ad avvicinarle gli orfani nella speranza che li allatti». E purtroppo non sempre si è fortunati.
«Nel caso in cui sia necessario sostituirci alla natura bisogna sapere che i cuccioli mangiano ogni tre ore circa e che non vanno assolutamente svegliati per l'allattamento. Quando finiscono di mangiare è importantissimo massaggiare il pancino con un panno umido e caldo riproducendo il movimento naturale che la mamma compie con la lingua leccando lo stomaco dalla coda a salire. Tale movimento stimola la defecazione ed è importantissimo per la vita stessa del cucciolo».
Ma in generale, nel caso in cui non siate esperti, la prima cosa da fare appena si trova un cucciolo o comunque un cane di qualsiasi età, è andare di corsa da un veterinario.

Qualche info da conoscere se vi trovaste davanti a una cagnetta incinta.

La gestazione dura circa sessanta giorni. In questa fase bisogna accudire la "mamma" con alimentazione proteica e un'integrazione di vitamine e minerali.
È poi necessario preparare un giaciglio per il parto. Questa sarà la zona dove, intorno ai venti giorni, i cuccioli cominceranno a camminare e ad allontanarsi dal giaciglio in cui sono nati. «È necessario predisporre delle piccole barriere in modo da contenere il movimento dei piccoli».
A partire dal trentesimo giorno inizia lo svezzamento. I cuccioli dovranno, progressivamente, avere un supporto di un pasto con mangimi appositamente studiati, oltre alle poppate giornaliere. Quando la "mamma" incomincerà a mal tollerare i dentini affilati dei propri pelosetti cercando di allontanarli (è il momento più critico) si dovrà , pian piano, abbandonare l'allattamento materno e sostituirlo con lo speciale mangime "starter" per almeno quattro pasti».

E per le vaccinazioni come bisogna comportarsi?
«La prima volta che l'animale viene vaccinato è necessario un richiamo a distanza di circa tre settimane, poi il vaccino dovrà essere somministrato ogni dodici mesi per tutta la vita. Quello per la leptospirosi va ripetuto a distanza di sei mesi. Molto importante - soprattutto per le grosse taglie che hanno tra l'altro maggiore necessità di avere un'integrazione con minerali e calcio per una corretta crescita muscolo-scheletrica - affidarsi a un veterinario di fiducia il quale indicherà, a secondo della razza, lo schema vaccinale e la profilassi per i parassiti interni ed esterni. Ricordo l'obbligo di applicazione del microchip per l'identificazione all'anagrafe canina che consiste nell'applicazione di un transponder permanente sottocutaneo, identificabile tramite apposito lettore da parte di veterinari e accalappiacani. Il sistema ha sostituito tutti i precedenti obblighi come: tassa comunale, medaglietta comunale, tatuaggio».

«Se parliamo invece di un cane con almeno un anno di età si consiglia un solo vaccino, in quanto l'animale ha già sviluppato un suo sistema immunitario. Fare molta attenzione anche alla Leishmaniosi poiché non esiste una profilassi sicura. È necessario usare alcune accortezze per evitare il contatto del cane con gli insetti vettori (pappataci-flebotomi) chiudendolo, la sera, in ambienti con zanzariere e utilizzando collari repellenti e la vaccinazione. Il controllo dei parassiti intestinali (ascaridi, coccidi, tenie) può essere fatto una volta all'anno con un esame coprologico in coincidenza del vaccino facendo analizzare una piccola quantità di feci raccolte in giornata. Per evitare invece l'attacco di parassiti esterni (pulci, zecche, pidocchi) sono necessarie applicazioni a cadenza mensile e durante tutto l'anno di prodotti antiparassitari in compresse, fiale, spot-on o collari».


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