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Tennistavolo

Cinquanta anni di successi e di passione: il CTT Ferentino festeggiato in Comune

Il club affiliato alla FITET dal 1974 è stato per ben due volte campione d'Italia, nel 91 e nel 94

Cinquanta ben portati. Con ricordi indelebili a colorare una giornata speciale. Gli anni sono quelli del Ferentino tennistavolo, un tempo CTT ora anche ASD, ma l’anima è la stessa, perché quella prescinde dalle sigle e parla di passione, di sudore, di energie spese e di vittorie. L’amministrazione Comunale di Ferentino, con il sindaco Piergianni Fiorletta a fare gli onori di casa, ha accolto e celebrato gli eroi di questi 50 anni di sport. E’ uno sport, il tennistavolo, che qui in Ciociaria e non solo, è uscito dall’anonimato anche per merito delle imprese di questi ragazzi. L’affiliazione alla Fitet avvenne nel 1974 e da quel momento il tennistavolo ferentinate ha scalato in modo celere e sorprendente le gerarchie nazionali, fino a raggiungere il titolo di campione d’Italia per club nel 1991, per poi bissare l’impresa nel 1994. Così, in Ciociaria fu possibile vedere per tanti anni il meglio della disciplina. Campioni stranieri e nostrani a dare spettacolo, con top spin e giocate di alta classe. E pian piano, come un’onda silenziosa, questo sport affascinante ha soppiantato l’immagine stereotipata che lo voleva confinato alle parrocchie o ai giardini di residenze estive.
A Ferentino, nel Lazio e in ogni luogo d’Italia tutti gli appassionati hanno imparato a conoscere le imprese di questo club, che si è avvalso di giocatori italiani davvero straordinari, come Gennaro Di Napoli, Lorenzo Nannoni, Valentino Piacentini, Alessio Silveri e poi di stranieri, in prevalenza cinesi, capaci di trascinare il team fino a livelli internazionali. La squadra due volte scudettata ed altrettante volte vice campione d’Italia aveva in Giuseppe Leoni il proprio presidente, in Gennaro Di Napoli il capitano e in Vittorio Collalti un tecnico di grande competenza, tanto da meritarsi il compito di vice allenatore della Nazionale Italiana. Il bravissimo Bruno Giorgi era l’anima del club e con lui c’erano davvero tanti dirigenti appassionati e competenti, a formare un team formidabile. Per molti anni ci fu attività di vertice, con partecipazioni a competizioni internazionali, segnatamente la Coppa Campioni e la Coppa Evans, una sorta di “Coppa Uefa” del tennistavolo. Gli appassionati ancora ricordano un successo di Nannoni su Gatien, che all’epoca era tra i primi cinque giocatori d’Europa. Gare interne al Palasport di Anagni, tanta gente a seguire i virtuosismi e le imprese di questa compagine che seppe onorare lo sport in tutti i suoi significati più genuini.  Quando, nel 2007, le difficoltà economiche indussero a trasferire l’attività a Roma, con una nuova dirigenza, la continuità a Ferentino fu assicurata dalla nascita dell’Associazione Sportiva Dilettanti “Circolo Tennistavolo Ferentino”.  Si ripartì dalla base, con la stessa passione e la stessa voglia di onorare questo sport e le mille emozioni che può regalare. In questa seconda fase della storia figura di spicco è stato senza dubbio Fernando Palombo, giocatore, dirigente e deus ex machina di un club che ha lavorato bene sui giovani ed ha ottenuto eccellenti risultati a livello regionale, con il successo nel campionato di C2 nel 2018/19 e ammissione al campionato nazionale di serie C1.
Durante questa fase, il giocatore ferentinate più talentuoso di sempre, Marco Talocco, ha onorato varie casacche nel campionato di serie A2, restando però legato con il cuore e anche in veste di dirigente al suo club d’origine, fin quando non ha potuto riassaporare l’emozione di vestire proprio la maglia della sua città in questo prestigioso campionato. Ora non è più numero 19 d’Italia, ma resta un giocatore molto competitivo, come dimostra il rendimento particolarmente elevato di quest’anno. La squadra, che ha in Gennaro Di Napoli il responsabile dell’area tecnica, sta lottando per conquistare la permanenza nella categoria, impresa sicuramente possibile, benchè il girone B sia notevolmente più competitivo di quello A. La squadra schiera, oltre a Marco Talocco, i giovani D’Alessandris e Pizzi e due stranieri, il bulgaro Alexandrov, e il talentuosissimo indiano Akash Pal. In questi giorni è stata allestita una mostra fotografica, curata da Fulvio Bernola e arricchita dalle foto dello studio Luciano Collalti. Fu proprio Luciano, papà di Vittorio e Alfredo (altro validissimo giocatore), il presidente che portò la squadra a livelli altissimi. Alla sua prematura scomparsa il testimone passò a Giuseppe Leoni e arrivarono gli scudetti e la gloria internazionale. Gli scatti di quegli anni sono lì, a immortalare la gloria di un club che non ha ancora smesso di stupire e soprattutto vuole ancora sognare. 

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