Sora
26.10.2025 - 10:02
«Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo andare via lasciando le nostre case? Qui la puzza, questo forte odore simile alla candeggina, la sentiamo da un mese. Abbiamo avvisato i vigili urbani, i carabinieri, sono venuti da noi e hanno fotografato. Chiediamo aiuto perché qui la schiuma c’è, non si respira e nessuno fa niente». Una situazione da controllare immediatamente alla periferia di Sora, dove il fiume Fibreno si immette nel Liri. Bolle bianche ben visibili a occhio nudo passano e vanno via.
L’odore è irritante per la mucosa orale. «Brucia la gola se si respira anche per poco tempo quest’aria», spiegano i residenti. È semplice verificare queste dichiarazioni: basta raggiungere piazza San Domenico e proprio nel territorio di Sora, ai confini con Isola del Liri, si può notare quanto accade in via San Domenico. Sul ponte che porta in via Barca San Domenico è ben chiara la presenza della schiuma che arriva dal Fibreno, mentre si immette nel Liri. La Polizia locale di Sora si è attivata già alcune settimane fa nel contattare i tecnici dell’Arpa Lazio, i quali hanno prelevato diversi campioni di acqua, ma dei risultati delle analisi non si sa ancora niente. Il sindaco Luca Di Stefano, informato di quanto sta accadendo, si è detto pronto a chiedere nella giornata di domani, lunedì 27 ottobre, chiarimenti all’Arpa Lazio sulle analisi. Intanto, le associazioni ambientaliste si dicono pronte a scendere in strada, vicino ai cittadini, con la volontà di capire che cosa sta accadendo nel fiume Fibreno.
Un fenomeno che stupisce e preoccupa, soprattutto per la paura di un’azione inquinante messa in atto da ignoti. Un mese è veramente tanto tempo e le autorità preposte alla tutela dell’ambiente, quindi delle acque fluviali, vengono sollecitate a prendere provvedimenti, in primo luogo perché si possa garantire la salute della cittadinanza.
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