Regione
22.11.2025 - 11:00
Una sala Mechelli gremita di studenti ha fatto da cornice, giovedì 20 novembre, alla giornata che il Consiglio regionale del Lazio ha dedicato alla tutela dei minori, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’incontro, promosso dalla Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, ha riunito istituzioni, esperti, forze dell’ordine, operatori sociali e rappresentanti del territorio per riflettere sulle nuove sfide legate alla crescita, alla protezione e al benessere dei più giovani. Nel corso della mattinata è stato firmato anche un protocollo d’intesa tra la Garante e la Croce Rossa Italiana del Lazio, per rafforzare le sinergie operative nella gestione dei casi più delicati e nella creazione di percorsi di prevenzione, supporto e ascolto.
Ad aprire l’evento è stato il presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, che ha salutato gli studenti, sottolineando il valore dell’iniziativa: «Come istituzione abbiamo il dovere di sostenere bambini e adolescenti non soltanto oggi, ma durante tutto l’anno. La data scelta dall’Onu ci ricorda che in molte parti del mondo i diritti fondamentali dei minori non sono garantiti. Il nostro obiettivo è rendere omogenei questi diritti su tutto il territorio nazionale». Dopo di lui è intervenuto l’assessore regionale alla Scuola, Giuseppe Schiboni, il quale ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità educativa degli adulti: «Ogni ferita inferta a un bambino diventa una cicatrice nella società futura. Non bastano le norme: servono reti solide di tutela, fatte di istituzioni, scuole e comunità».
Una riflessione condivisa anche dal questore di Roma, Roberto Massucci, che ha sottolineato l’importanza di aiutare i ragazzi nella fase di transizione tra infanzia ed età adulta: «Dobbiamo lavorare insieme ogni giorno perché i giovani abbiano gli strumenti per scegliere bene. Questo appuntamento è un momento di approfondimento, ma anche un impegno verso il futuro».
Tra i temi più discussi, l’impatto dei social network e dell’intelligenza artificiale. Il vicequestore aggiunto Enrica Astone, del Centro operativo per la sicurezza cibernetica, ha evidenziato la vulnerabilità dei più giovani in rete: «Il mondo digitale può essere un luogo pericoloso, in cui i ragazzi rischiano di diventare vittime inconsapevoli. Servono educazione, consapevolezza e una forte presenza degli adulti».
Spazio anche ai ragazzi coinvolti nel sistema penale minorile. Il garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, ha ricordato il ruolo formativo degli istituti: «Nei nostri centri ci sono giovani dai 15 ai 25 anni. La detenzione deve essere l’estrema ratio, perché parliamo di persone ancora in formazione, che vanno accompagnate verso un percorso di crescita». In chiusura, la Garante regionale Monica Sansoni ha rivolto un messaggio forte alla platea: «Questa giornata è dedicata ai giovani, che non sono destinatari passivi delle nostre politiche ma protagonisti del presente. Il nostro compito è ascoltarli e costruire per loro un ambiente sicuro. Le istituzioni devono lavorare in rete, con visione e competenza, per trasformare i diritti dichiarati in diritti realmente garantiti». La mattinata si è conclusa con un lungo applauso degli studenti e dei docenti presenti, testimonianza di un confronto vivo e di un impegno che, nelle intenzioni dei promotori, non si esaurirà con l’evento ma proseguirà durante tutto l’anno.
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