Un commissario ad acta per sbloccare il congresso del Pd

Potrebbe esserci un punto di svolta per la stagione congressuale del Pd provinciale. Dalle indiscrezioni che filtrano si va verso la nomina di un commissario ad acta: la proposta spetta alla segreteria nazionale, poi servirà il voto della direzione. Sul tavolo ci sarebbe una terna di nomi: Stefano Graziano, Matteo Mauri e Vinicio Giuseppe Guido Peluffo. Si tratta di esponenti di spicco del Pd, tutti con una consolidata esperienza parlamentare. Sembrerebbe (ma il condizionale è d’obbligo) che Stefano Graziano, deputato eletto in Campania, possa essere il favorito. Il commissario ad acta avrebbe il compito di certificare l’anagrafe degli iscritti e sbloccare la stagione congressuale. Da capire se si aprirà una ulteriore finestra di tesseramento. Ricordiamo infatti che la commissione regionale di garanzia, chiamata ad esaminare alcuni ricorsi presentati, ha stabilito che il tesseramento 2024 è valido soltanto ai fini dell’iscrizione. Ma non per determinare la platea congressuale. Dunque bisognerà capire quali potranno essere i passaggi. La finestra per celebrare i congressi si è aperta il 1° aprile scorso e si chiuderà il 30 giugno. Tempi stretti dunque.

In campo ci sono due candidature alle segreteria. Achille Migliorelli è sostenuto da AreaDem di Francesco De Angelis e da Parte da Noi di Danilo Grossi. Luca Fantini è appoggiato da Rete Democratica di Sara Battisti ed Energia Popolare di Antonio Pompeo.