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La situazione

Ipotesi elezioni anticipate. I tormenti dell'opposizione

Il centrosinistra non era pronto alle elezioni anticipate, ma a questo punto. Non c'è soltanto l'ipotesi Francesco De Angelis e il nodo vero resta quello della coalizione

Nessuno è realmente pronto allo scenario delle elezioni anticipate. Il centrodestra ha messo in fila tre vittorie consecutive, due con Nicola Ottaviani e una con Riccardo Mastrangeli. Ma adesso è forte il timore che una frattura profonda possa determinare un effetto boomerang anche nelle urne. Soprattutto perché la coalizione sarebbe destinata a spaccarsi. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha una candidatura unitaria. Ma paradossalmente i tempi stretti potrebbero favorirla.

Anche se in aula, da mesi, ogni gruppo va avanti per conto proprio. Da qualche settimana circola il nome di Francesco De Angelis, presidente regionale del Partito Democratico. Già europarlamentare, assessore e consigliere regionale, negli ultimi anni è stato presidente del Consorzio industriale. Un'opzione sicuramente "pesante" sul piano politico, ma nel centrosinistra il tema più importante è quello della coalizione. Nel senso che i Democrat non possono non porsi il problema di una ricucitura dei rapporti con il Partito Socialista Italiano.
Ci sono comunque altre situazioni da tenere presenti. Il capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli è costantemente tra i più votati in aula. E nel 2022, tramontata l'ipotesi di Mauro Vicano, poteva essere lui a guidare il centrosinistra.

Poi invece Nicola Zingaretti (allora presidente della Regione Lazio) diede l'indicazione di procedere con il Campo Largo e quindi con il Movimento Cinque Stelle. Il candidato sindaco fu Domenico Marzi. Resta da capire quali sarebbero le scelte di Angelo Pizzutelli se ancora una volta gli dovesse essere chiesto un passo indietro.
Negli ambienti politici si parla molto di una cena avvenuta nelle scorse settimane. Alla quale avrebbero partecipato, tra gli altri, Francesco De Angelis e Anselmo Pizzutelli. Il che alimenta le voci di una possibile futura candidatura a sindaco di Anselmo Pizzutelli. Magari con un profilo civico e con il sostegno anche del centrosinistra. Soltanto un'ipotesi certamente, ma se ne parla. E già questo è indicativo.

Poi c'è il breve periodo, vale a dire quello che potrebbe succedere in consiglio comunale. Con riferimento ad eventuali aperture da parte di Riccardo Mastrangeli alle opposizioni. Lo scenario che potrebbe concretizzarsi è quello nei confronti della Lista Marini, rappresentata dal consigliere Andrea Turriziani e dal coordinatore Francesco Trina. Nei mesi scorsi ci sono stati dei contatti e perfino un confronto tra Mastrangeli e l'ex primo cittadino Michele Marini.

Ci sono degli elementi che andranno valutati. Intanto se l'ingresso di un solo consigliere può risolvere la situazione di una maggioranza che ha bisogno di recuperare diversi "pezzi". In secondo luogo bisognerà capire la posizione dei gruppi e dei partiti del centrodestra su una eventualità del genere. E infine pure le strategie del centrosinistra. Per quanto concerne il Partito Democratico e la Lista Marzi, arduo immaginare un sostegno al sindaco e alla maggioranza. Perfino di singoli esponenti. Il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli per dieci anni ha fatto parte della maggioranza che ha sostenuto Nicola Ottaviani. Alle scorse elezioni però ha concorso con il centrosinistra guidato da Domenico Marzi. Anche in questo caso lo scenario di un appoggio a Mastrangeli appare complicato da immaginare.

Diverso il discorso di una sorta di "governo di salute pubblica". Non ci sono i presupposti. Il dibattito e la votazione sul bilancio saranno fondamentali per capire chi sta con chi. Ci sono quindi ulteriori contesti possibili. Civici più che centristi. Anche e soprattutto per i tanti "scontenti" che ci sono in entrambi gli schieramenti. Potrebbe cioè esserci uno spazio politico interessante tra i due schieramenti. In particolar modo nella previsione di un ballottaggio. Alle comunali di Frosinone, da quando c'è l'elezione diretta del sindaco, le vittorie del centrodestra sono state 4: Fanelli, Ottaviani (due volte), Mastrangeli. Quelle del centrosinistra 3: Marzi (due volte), Marini. Cinque volte la sfida si è risolta al secondo turno.

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