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La rilevazione

Zingaretti scende nel gradimento. Popolarità dal 43% al 37%

-6% con riferimento all'anno scorso. È in penultima posizione in una classifica dominata da Zaia e Fedriga. Ma rispetto al giorno dell'elezione guadagna il 4,1%

In un anno Nicola Zingaretti ha perso il 6% di gradimento, scendendo dal 43% al 37%: diciassettesimo su diciotto presidenti di Regione. Penultimo. Ma rispetto alla percentuale di consenso del giorno delle elezioni (marzo 2018) c'è un aumento del 4,1%, che lo posiziona al quinto posto. Sono questi i risultati di Governance Poll 2022, un test sulla popolarità dei Governatori. È stato pubblicato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Che ha scritto: «Nel centrosinistra, dietro a Bonaccini, continua a brillare l'eterodosso Vincenzo De Luca, promosso dai campani con un robusto 58%, che lo appaia al quinto posto alla new entry di Roberto Occhiuto, presidente forzista della Calabria. Mentre gli altri presidenti targati Pd continuano a viaggiare nelle parti più basse della classifica, giù giù fino a Nicola Zingaretti che non sembra aver beneficiato del tramonto degli impegni nazionali alla segreteria del Pd e raccoglie un 37% che lo spinge al penultimo posto, sopra solo al molisano Donato Toma con il suo 35%».

Le classifiche
Al primo posto della Governance Poll 2022 rimane il Governatore del Veneto Luca Zaia (Lega), con il 70% di gradimento. Peraltro più basso di quattro punti di quello dello scorso anno (74%). In seconda posizione il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, anche lui del Carroccio: 68%, ben nove punti guadagnati rispetto al 59% del 2021. Sul gradino più basso del podio Stefano Bonaccini (Emilia Romagna): l'esponente del Partito Democratico ha il 65% di gradimento: 5 punti più di dodici mesi fa (60%). Quarto posto per il presidente della Liguria Giovanni Toti (centrodestra): è al 61%. Nel 2021 era al 56%: dunque +5%. Quindi Roberto Occhiuto (centrodestra), presidente della Calabria, al 58%. Stessa percentuale per il Governatore della Campania Vincenzo De Luca (centrosinistra), che flette di un punto con riferimento allo scorso anno. In settima posizione Sebastiano Musumeci (centrodestra), presidente della Sicilia: 50% (+1%). Settimo, a pari merito, Attilio Fontana (Lombardia): anche per il leghista percentuale del 50% (+2%). Poi c'è Alberto Cirio (centrodestra), alla presidenza del Piemonte: 47,5% (-5%). Quindi Marco Marsilio (centrodestra), Governatore dell'Abruzzo: 46% (+1%). Segue l'esponente di centrosinistra Eugenio Giani (Toscana) con il 46% (-3%). A pari merito al 46% Michele Emiliano (Puglia), pure lui di centrosinistra: stessa percentuale del 2021. Tredicesima posizione per Francesco Aquaroli (centrodestra): il presidente delle Marche è al 45% (-4%). Precede Donatella Tesei (centrodestra), presidente dell'Umbria, che ha il 44,5% (-1,5%).

Poi un altro presidente di centrodestra, Vito Bardi (Basilicata), con il 40,5% (+1,5%). Al sedicesimo posto Christian Solinas (centrodestra): per il presidente della Sardegna il 39,5% (-3,5%). Diciassettesima posizione per Nicola Zingaretti (Lazio): l'ex segretario del Pd ha il 37%. Dodici mesi fa aveva il 43% (-6%). Infine, Donato Toma (centrodestra): il Governatore del Molise è al 35% (-4%). Se invece si fa il confronto tra la percentuale di gradimento di quest'anno e il risultato conseguito il giorno delle elezioni, in prima posizione c'è Stefano Bonaccini (+13,6%), davanti a Massimiliano Fedriga (+10,9%) e a Sebastiano Musumeci (+10,2%). Poi Giovanni Toti (+4,9%) e Nicola Zingaretti (+4,1%). Luca Zaia è in quattordicesima posizione (-6,8%). Il Sole 24 Ore sottolinea che il consenso medio dei Governatori è del 50%. Notando: «Solo un italiano su due, chiamato a valutare la situazione attuale, darebbe il proprio voto al presidente della propria Regione. Si va dal 70% di Luca Zaia al 30% di Donato Toma».

Lega all'attacco
Pasquale Ciacciarelli, consigliere regionale della Lega, afferma: «Zingaretti al diciassettesimo posto in ordine di gradimento dei Governatori italiani, mentre quelli della Lega e del centrodestra in generale primeggiano. Questo a riprova del fallimento totale (politico e amministrativo) della sua governance di questi 9 anni, nei quali non ha favorito il lavoro, lo sviluppo, e soprattutto non ha prodotto ricchezza. Il Lazio merita molto di più di questo e il centrodestra è pronto con una ricetta di crescita, che ponga il Lazio all'avanguardia nel panorama delle regioni italiane. Pensiamo solo al turismo, ed alle esigue somme che questa Amministrazione ha investito nel settore, quando potrebbe davvero vivere solo di questo. Una gestione fallimentare in ogni ambito, e questa ulteriore bocciatura per Zingaretti non fa che certificarlo ancora una volta». Per quanto riguarda invece il gradimento dei sindaci, quest'anno non c'è la percentuale riguardante il primo cittadino di Frosinone, perché non sono stati testati i Comuni in cui il sindaco è stato eletto a giugno 2022. Per la cronaca, in prima posizione c'è Luigi Brugnaro (Venezia): l'amministratore del centrodestra ha un gradimento del 65% e guadagna il 10,9% rispetto al 54,1% di dodici mesi fa. Al secondo posto Marco Fioravanti (Ascoli Piceno), anche lui di centrodestra: è al 64% (+4,7%). Terzo Angelo Decaro (Bari), del centrosinistra: è al 62%, ma flette del 4,3% con riferimento al 2021.

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