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Frosinone

Dieci medaglie per non dimenticare

Celebrata ieri la “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi”. Nel Palazzo del Governo di Frosinone il prefetto Ernesto Liguori ha consegnato le onorificenze

L’emozione era tangibile sul volto dei familiari dei reduci dei campi di concentramento tedeschi, che ieri, al Palazzo del Governo di Frosinone, hanno ricevuto la medaglia d’onore in memoria dei loro familiari che hanno rischiato la vita per difendere la patria dopo l’8 settembre del 1943, non voltando le spalle all’Italia dopo l’armistizio di Cassibile. Ricevuti dal prefetto Ernesto Liguori per celebrare la “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale”, istituita nel 2025, i familiari di dieci militari sopravvissuti hanno ricordato i propri cari.
Il padrone di casa, il dottor Liguori, ha accolto i presenti e ricordato un uomo che ci ha lasciati solo pochi mesi fa, Tommaso Pizzuti, sopravvissuto ai campi di concentramento e morto all’età di 107 anni. «Voglio ricordare una figura che ho avuto l’onore di incontrare di recente: Tommaso Pizzuti, l’ultimo dei deportati ancora in vita, fino a pochi mesi fa. Nel suo abbraccio, mi ha raccontato molto di più della sua vicenda personale e collettiva, rispetto a qualsiasi parola», ha spiegato emozionato Liguori. Il prefetto ha poi lasciato spazio ai messaggi di diverse associazioni che pur non essendo presenti, hanno voluto far sentire la propria vicinanza.

I messaggi di vicinanza
L’Associazione Nazionale ex Internati militari nei lager nazisti, con un messaggio del presidente Anna Maria Sambuco, ha ricordato il sacrificio dei miliari deportati nei campi di concentramento: «Ricordiamo i 650.000 internati militari italiani, deportati dopo l’8 settembre, che rifiutarono di combattere al fianco del governo tedesco. Sottoposti a umiliazioni e violenze, continuarono fino alla liberazione a opporre il loro “no” al nazismo e al fascismo. Il loro “no”, la loro resistenza senza armi, è alla base della nostra Repubblica».
Anche l’Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla Guerra di Liberazione, ha inviato un messaggio in occasione della cerimonia: «Le medaglie che oggi vengono consegnate hanno un valore altissimo. Rappresentano un tributo di coraggio di militari e civili che pagarono con la prigionia nei campi tedeschi la loro fedeltà alla patria e ai valori italiani. Le medaglie sono il simbolo di una storia che appartiene alle vostre famiglie e all’intera nazione».
Questi i nomi degli ex internati nei lager, insigniti della medaglia d’onore: Augusto Buschetta di Arce, Vittorio Domenico Di Nardi di Pico, Giovanni Gianfelice, Lorenzo Malizia, Angelo Maura e Giuseppe Staccone di Ceccano, Mosè Legge di Guarcino, Eleuterio Mastrocola di Fontana Liri, Icilio Sansoni di Anagni e Guido Geremia Vettese di Cassino.

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