Ferentino
15.09.2025 - 09:00
Un evento di fede e di comunione quello che si è tenuto ieri nella concattedrale dei Santi Giovanni e Paolo. In occasione della festa dell’Esaltazione della Croce, il nuovo vescovo delle diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, monsignor Santo Marcianò, ha celebrato la sua prima liturgia eucaristica nella città gigliata, accolto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, dal questore Stanislao Caruso, dal sindaco Piergianni Fiorletta e dall’amministrazione comunale. Presenti anche i sindaci dei Comuni limitrofi, le più alte cariche civili e militari del territorio e le confraternite. In particolare, la cerimonia ha avuto inizio nella chiesa di Sant’Agata, dove il vescovo è stato accolto da una folla profondamente commossa e desiderosa di conoscere finalmente il nuovo presule . «Il bene cambia tutto, e io prometto di esservi fedele come un padre, camminando con umiltà al vostro fianco», ha dichiarato Santo Marcianò con gli occhi lucidi. In seguito, un lungo corteo ha accompagnato il vescovo, che ha aperto la processione montando una mula bianca, nel rispetto della tradizione ferentinate.
Da via Garibaldi, la processione ha percorso via Consolare, via Marianna Dionigi, piazza Matteotti, via Roma e ancora via Consolare. Fino ad arrivare a piazza Duomo, dove Marcianò è sceso dalla mula per proseguire a piedi lungo la navata della concattedrale fino all’altare. Durante l’omelia, parole come amore, carità e fratellanza hanno catturato l’attenzione dei fedeli. «Dovremmo imparare ad adorare i crocifissi umani - ha dichiarato Marcianò - perché sono gli ultimi della storia nei quali Gesù si identifica».
E ha proseguito: «Cari amici, consentitemi di pensare alla carità semplice di tante famiglie, dei giovani, dei laici e di tutti coloro che sacrificano la propria vita per gli altri. Penso all’associazionismo e a tutte le istituzioni qui presenti che ringrazio. La carità è di chi fa proprie le croci altrui. Che il nostro amore si faccia servizio e si faccia impegno di unità e di comunione. È il mio desiderio di pastore per la nostra Chiesa. Ed è il desiderio di Gesù in croce». Infine, Santo Marcianò ha voluto omaggiare papa Leone XIV ricordando le sue parole pronunciate in occasione dell’udienza generale del 3 settembre: «Come ha detto il papa: “La sete del crocifisso non è soltanto il bisogno fisiologico di un corpo straziato, ma è soprattutto espressione di un desiderio profondo di comunione fraterna”. È così che io voglio iniziare il cammino con voi. Aiutiamoci a farlo. Aiutiamoci a saziare la sete di Gesù, nella comunione tra noi». Infine, il ministro degli Esteri Tajani si è detto grato di aver ricevuto nella sua città natale il nuovo vescovo e gli ha reso consegnato l’effigie di Sant’Ambrogio Martire, protettore della città.
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