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Frosinone

Caregiver... Ed io avrò cura di te. Alla villa comunale la consegna delle card

Le card per i caregiver familiari consegnate ai sindaci dei ventitré Comuni del Distretto sociale B. Un’emozionante e partecipata cerimonia per sancire il riconoscimento ufficiale di una figura fondamentale

“Io sono un caregiver”: con queste parole, stampate sulla card fornita dal distretto sociale B e consegnata a circa quattrocento familiari di persone non autosufficienti, si riconosce ufficialmente il ruolo di una figura fondamentale nella società e nella vita quotidiana di quanti, per disabilità o malattia, hanno bisogno di un sostegno. Quella del caregiver familiare.
Ieri alla villa comunale di Frosinone la partecipatissima cerimonia di consegna delle card ai ventitré sindaci dei Comuni del distretto sociale B, di cui Frosinone è capofila.

L’iniziativa rientra nell’ambito della legge regionale numero 5 del 2024, che riconosce formalmente il ruolo del caregiver familiare e introduce misure di sostegno, anche economiche, in suo favore.
Un evento fortemente voluto dalla presidente del distretto B Francesca Campagiorni, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del direttore generale della Asl Arturo Cavaliere, presente insieme ai direttori sanitario e amministrativo, Maria Giovanna Colella e Giovannino Rossi, dell’assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio, Massimiliano Maselli, della consigliera regionale e presidente della commissione Sanità Alessia Savo, del sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, del consigliere provinciale Sergio Crescenzi e del presidente dell’Asp Gianfranco Pizzutelli.

Tra il pubblico, poi, veri protagonisti della giornata, tanti caregiver insieme ai familiari con i quali condividono la quotidianità.
«Si riconosce finalmente un ruolo concreto, morale e simbolico ai caregiver – ha sottolineato Francesca Campagiorni – Il riconoscimento della loro figura favorisce anche la conciliazione tra vita privata e lavoro ed è un riconoscimento morale, economico e simbolico che si dà al loro operato. Mi emoziona molto accogliere qui tutte queste persone – ha continuato – Devono capire che da oggi non sono più sole, che la loro responsabilità non è più solamente una responsabilità privata, ma diventa collettiva, e che possono contare sull'impegno delle istituzioni e dei servizi sociosanitari».

A sottolineare l’attenzione delle istituzioni anche il direttore generale della Asl di Frosinone Arturo Cavaliere: «Questa iniziativa è una dimostrazione dell’attenzione della Regione verso le persone fragili. Oggi con la card, attraverso lo sportello aperto in viale Mazzini a Frosinone, hanno la possibilità di avere un supporto e un orientamento per l’accesso ai servizi sulla fragilità».
Il sindaco Mastrangeli ha voluto porre l’accento su ciò che i caregiver sono e fanno, definendoli come coloro che assistono con amore e solidarietà i familiari che hanno bisogno di cure. «Sono coloro che danno il loro ingegno, la loro energia per fare in modo che i parenti stiano bene – ha detto – Oggi viene dato un riconoscimento alle loro fatiche. Non celebriamo soltanto un traguardo amministrativo – ha aggiunto – ma soprattutto un riconoscimento di civiltà e di giustizia. Lo Stato e le istituzioni ci sono. La cura non è mai un fatto privato, ma una responsabilità che riguarda tutta la società». Ricordando l’approvazione della legge regionale a sostegno dei caregiver familiari, poi, l’assessore Massimiliano Maselli ha sottolineato come la cerimonia di ieri abbia rappresentato il compimento di un importante percorso. «Il caregiver – ha detto – viene inserito a pieno titolo nelle politiche sociali. Inoltre si tratta di una legge che ha una dotazione finanziaria molto robusta – ha sottolineato – perché stanzia quindici milioni di euro nel triennio 2024/2026, che stiamo mettendo a terra».

A ribadire l’importanza della legge 5 del 2024 anche Alessia Savo: «Il messaggio che vogliamo dare – ha detto – è “prendiamoci cura di chi ci è caro”. Essere caregiver significa vivere l’amore nella sua forma più pura. Quella che non chiede nulla in cambio. La Regione Lazio, in questi primi trenta mesi di mandato, ha scelto di mettere al centro le persone, soprattutto quelle più fragili. Lo abbiamo fatto con leggi – ha concluso – con azioni concrete, ma soprattutto con ascolto e rispetto».
Fra i diversi momenti della cerimonia, tradotta anche in lingua dei segni, particolarmente emozionanti sono state le testimonianze dei caregiver e il concerto della banda musicale del corpo nazionale dei vigili del fuoco, diretta dal Maestro direttore Donato Di Martile, con l’esecuzione del brano “La cura” di Franco Battiato, della cantante Anhuel.

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