Cassino
18.04.2024 - 08:57
"Abbiamo dato tutto a questa azienda e ora ci ritroviamo in queste condizioni", è il grido degli operai delle aziende a servizio dello stabilimento ex Fca di Piedimonte che da questa mattina alle 5.30 sono in sciopero. Duecento persone davanti ai cancelli della fabbrica per protestare contro i continui tagli agli appalti che stanno mettendo a rischio la tenuta occupazionale delle aziende come Iscot, Logitech, De Vizia e Atlas.
Un grido di dolore per quei posti di lavoro appesi a un filo sempre più sottile.
Il coordinatore regionale Uilm Francesco Giangrande che spiega le motivazioni della manifestazione
Operai ed Rsu di stabilimento, Franco Fortuna (Iscot) e Franco Camuso (Atlas) raccontano il dramma: non si può vivere con mille euro al mese con uno o due giorni di lavoro a settimana. Non si può garantire una stabilità minima alla famiglia mentre i giovani sentono di non avere più futuro. Saranno i primi a pagare la politica dei tagli.
Continua, con questi toni, lo sciopero delle aziende dell'indotto davanti allo stabilimento ex Fca di Piedimonte San Germano targato Uilm.
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