Cerca

Cassino

Ex Fca, gli operai in sciopero. Duecento persone davanti ai cancelli della fabbrica

La protesta contro i continui tagli agli appalti che stanno mettendo a rischio la tenuta occupazionale delle aziende come Iscot, Logitech, De Vizia e Atlas

"Abbiamo dato tutto a questa azienda e ora ci ritroviamo in queste condizioni", è il grido degli operai delle aziende a servizio dello stabilimento ex Fca di Piedimonte che da questa mattina alle 5.30 sono in sciopero. Duecento persone davanti ai cancelli della fabbrica per protestare contro i continui tagli agli appalti che stanno mettendo a rischio la tenuta occupazionale delle aziende come Iscot, Logitech, De Vizia e Atlas.


Un grido di dolore per quei posti di lavoro appesi a un filo sempre più sottile.
Megafono e rabbia per difendere l'occupazione di una vita, per i più anziani, e il futuro lavorativo per i più giovani. A pagare le conseguenze dei continui tagli sono anche gli operai diretti dello stabilimento metalmeccanico che si ritrovano condizioni igieniche mai viste prime
La protesta porta la firma della Uilm che dichiara di aver solo iniziato con la "batteria" di manifestazioni fino a quando Stellantis non deciderà di tornare sui suoi passi.

Il coordinatore regionale Uilm Francesco Giangrande che spiega le motivazioni della manifestazione

Operai ed Rsu di stabilimento, Franco Fortuna (Iscot) e Franco Camuso (Atlas) raccontano il dramma: non si può vivere con mille euro al mese con uno o due giorni di lavoro a settimana. Non si può garantire una stabilità minima alla famiglia mentre i giovani sentono di non avere più futuro. Saranno i primi a pagare la politica dei tagli.
Continua, con questi toni, lo sciopero delle aziende dell'indotto davanti allo stabilimento ex Fca di Piedimonte San Germano targato Uilm.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione