L'approfondimento
16.03.2022 - 10:30
Da sinistra Uliana, la piccola Yulia e Alina
«Quando senti il frastuono delle bombe e dei missili non pensi a prendere lo zaino, che magari avevi preparato già da giorni, ma prendila mano di chi ti è accanto e fuggi. Stringi la mano di un figlio per cercare di portarlo al sicuro. E i volti, gli occhi, sguardo soprattutto dei bambini sarà quello che più rimarrà impresso nella mia mente».
Con la voce rotta dal pianto e le lacrime che scendono una dietro l'altra Alina, originaria dell'Ucraina, ci racconta il viaggio fatto due giorni dopo l'inizio della guerra per andare a prendere la sorella e la nipotina. Il viaggio della speranza per portare Uliana e Yulia a Frosinone, nell'abitazione dove vive da anni.
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