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Frosinone

Carabinieri, a servizio del paese da ben 211 anni

Ieri la festa dei carabinieri alla villa comunale per l’anniversario della fondazione. Il colonnello Gabriele Mattioli ha rimarcato l’essenza del militare: «Servire al meglio la collettività nazionale»

Rappresentano un simbolo di sicurezza e protezione per i cittadini, sempre presenti sul territorio. La loro figura autorevole e umana è un punto di riferimento per chi ha bisogno di aiuto e sostegno. Ieri la celebrazione dei 211 anni della fondazione dell’Arma dei carabinieri, con il momento clou nel pomeriggio nella villa comunale di Frosinone, sugellato dalla presenza del prefetto, dr. Ernesto Liguori, con la numerosa partecipazione di autorità militari, civili e religiose e di cittadini. Dopo gli onori al comandante provinciale, colonnello Gabriele Mattioli, che ha passato in rassegna lo schieramento, sono stati letti i messaggi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del comandante generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo.

Nel sintetizzare il bilancio dell’attività operativa dell’Arma nella provincia, che ha portato nell’anno 2024 all’arresto di 326 malviventi e alla denuncia di oltre 2.700 persone, il comandate provinciale ha evidenziato il notevole impegno profuso nel contrasto alla violenza di genere, fenomeno che grazie alle nuove norme sta sempre più emergendo anche in questa provincia, al contrasto dello spaccio degli stupefacenti, al contrasto dei reati predatori, in modo particolare ai furti in abitazione. Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno delle truffe in danno di persone anziane, anche con massiccia campagna informativa promossa dal Comando generale, con il testimonial Lino Banfi, e numerosi incontri effettuati dai carabinieri delle Stazioni con le fasce deboli. E proprio nel mese scorso, a Piedimonte San Germano, sono stati arrestati due giovani che avevano appena truffato un’ottantenne. Importante la collaborazione dei familiari. E fondamentale, come sottolineato anche dal colonnello Mattioli, la costante sinergia condivisa con le altre forze di polizia, grazie al prezioso indirizzo di S.E. il Prefetto Ernesto Liguori, ed il particolare rapporto di stima e collaborazione con il questore, dott. Pietro Morelli, e con il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Stefano Boldrini.

Ringraziamenti anche al comandante della polizia locale di Frosinone Dino Padovani e alle polizie locali del territorio. Dal punto di vista investigativo di fondamentale importanza la sintonia con le Procure di Frosinone e Cassino, grazie alla disponibilità del Procuratore facente funzioni, il dott. Vittorio Misiti, e del procuratore, il dott. Carlo Fucci. Un saluto rivolto, inoltre, al vescovo Ambrogio Spreafico che ha partecipato agli eventi della mattina. Prima dei saluti finali, Mattioli ha ringraziato gli alunni dell’Istituto professionale Alberghiero “Cesare Baronio” di Sora, che hanno realizzato un rinfresco per gli ospiti, consegnando una targa ricordo al dirigente scolastico prof. Mario Luigi Luciani. Per la ricorrenza nella Villa Comunale sono stati esposti veicoli in dotazione ai reparti dell’Arma territoriale ed ai carabinieri forestali, e allestiti stand dalla locale associazione nazionale carabinieri. Nei locali a piano terra della struttura “Casa De Matthaeis”, è stata esposta una raccolta di opere, dedicate all’Arma dei carabinieri, degli artisti Daniela Nardelli e del conterraneo Giuseppe Morano.

Consegnati gli encomi
Encomio semplice consegnato all’appuntato scelto Giancarlo Soave, in servizio al nucleo operativo e radiomobile della Compagnia carabinieri di Pontecorvo per aver fornito un determinante contributo a una complessa indagine che consentiva di disarticolare un’associazione per delinquere di tipo camorristico, dedita a un rilevante traffico di sostanze stupefacenti, al sequestro di persona, all’estorsione e alla detenzione illegale di armi. L’operazione si concludeva, nel complesso, con 27 denunce, l’arresto di 14 malviventi di cui 3 in flagranza di reato e 11 in esecuzione di misura cautelare, nonché il sequestro di ingente quantitativo di stupefacente di vario tipo, di armi con relativo munizionamento e 18.000 euro in contanti, provento dell’illecita attività. (Province di Caserta, Napoli e Latina, settembre 2021–luglio 2022”. Encomio semplice consegnato dalla dottoressa Rossella Ricca ai luogotenenti Salvatore Strusciolo, Tonino Addesse, Gianluca Marchetti, al maresciallo maggiore Roberto Benini, al maresciallo capo Emiliano Massaroni e al brigadiere Luisiano Cannizzaro addetti al Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Frosinone e al brigadiere Luca Di Nocera addetto all’Aliquota Operativa della Compagnia di Alatri: conducevano un’attività d’indagine connessa con l’aggressione al ventenne Thomas Bricca, poi deceduto a causa della gravità della ferita riportata, che consentiva di identificare gli autori materiali dell’azione delittuosa e di individuarne il movente. L’operazione si concludeva con l’esecuzione di due provvedimenti cautelari personali.

«Servire al meglio la collettività nazionale»
Il comandante provinciale, colonnello Gabriele Mattioli, ha salutato con riconoscenza le numerose autorità civili, religiose e militari presenti, i loro familiari, i rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, nonché i rappresentanti dell’associazione nazionale carabinieri. Ha rivolto un caloroso saluto agli orfani, alle vedove ed ai parenti dei militari caduti. Presente, inoltre, ieri, una rappresentanza dei carabinieri forestali che con i 13 nuclei carabinieri Forestali ed un nucleo carabinieri Parco, tutelano l’ambiente e la biodiversità in questa Provincia. Il colonnello ha rimarcato quello che è l’essenza del carabiniere da 211 anni ad oggi, “servire al meglio il proprio paese, la collettività nazionale”. Si è soffermato sui valori che l’Arma, attraverso le scuole di formazione, radica nei giovani carabinieri, valori quali: la militarità, la competenza, il coraggio e l’umiltà. «Valori questi che animarono tanti giovani carabinieri che il 19 luglio 1915 sacrificarono la loro vita nell’assalto a quota 240 del Monte Podgora. Nell’epica battaglia, di cui quest’anno ricorre il 110° anniversario, 53 carabinieri persero la vita ed altri 143 rimasero feriti». Ha poi voluto evidenziare che proprio il frusinate è la patria di tanti giovani carabinieri «che durante i conflitti mondiali hanno sacrificato la loro vita per la difesa dell’Italia e la salvaguardia delle popolazioni: il carabiniere Alberto La Rocca di Sora, il carabiniere Vittorio Marandola di Cervaro, il carabiniere Mario Vona di Monte San Giovanni Campano, le cui spoglie dalla Germania sono tornate nel paese natio lo scorso aprile, il cappellano militare don Giuseppe Morosini di Ferentino, 9 dei 335 fucilati nell’eccidio delle Fosse Ardeatine erano di Ceccano, Ferentino, Paliano, Patrica, Serrone, Sora e Veroli, e molti altri deceduti nei bombardamenti a Cassino, Pontecorvo e Frosinone». Nel suo lungo discorso Mattioli ha sottolineato l’importanza delle Stazioni carabinieri «sono l’espressione concreta della vocazione alla vicinanza ai cittadini» e ha aggiunto «anche se la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica in questa provincia è considerata ottima, come riportano le statistiche redatte dai quotidiani nazionali, bisogna mantenere alta la guardia e predisporci nelle condizioni migliori per prevenire e contrastare in maniera efficace quei fenomeni delinquenziali che minano la pace sociale e la sicurezza. Ed è questo lo spirito con cui l’Arma ciociara, in prima linea con le 55 Stazioni dislocate su tutto il territorio, e le altre forze di polizia della Provincia, operano quotidianamente. Chi ha scelto di fare il Carabiniere non ha scelto una vita comoda, né per sé né per le proprie famiglie. I disagi e le rinunce che affrontate, e a cui costringiamo i nostri cari, sono ricompensati dalla gratitudine e riconoscenza della popolazione che reputa la nostra attività “Benemerita”. Due anni fa sono stato accolto in questa bellissima provincia con affetto e stima, ed ho fatto di questa città la mia “casa”».

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