Spazio satira
L'intervista
21.07.2018 - 14:00
Lorenzo Ariaudo
Insieme a Daniel Ciofani è sicuramente stato uno dei canarini che nell'entusiasmante finale di stagione del Frosinone, ha sofferto piùdi tutti.Già, perchémentre i suoi compagni potevano sfogare in campo qualsiasi tipo di sentimento, dalla delusione contro il Foggia, alla rabbia prima del ritorno con il Palermo e alla gioia dopo la finale di ritorno, lui è stato costretto a saltare per infortunio tutte queste partite. Fermato da un brutto infortunio nella penultima partita della regular season: a Chiavari contro l'Entella. Ed è scontato che quando si è costretti a restare in tribuna, la sofferenza diventa unica.
Ma oggi Lorenzo Ariaudo può finalmente dire di aver superato del tutto quei momenti difficili ed essere pronto a tornare a completa disposizione di mister Longo. «Ormai dice è questione di giorni. La frattura che ho subito nel finale di stagione è del tutto alle spalle. Sicuramente tornerò a giocare già nel corso di questa tournée canadese, anche se al momento non so in quale delle quattro amichevoli. Non vedo l'ora».
Dopo le esperienze nella massima serie con Cagliari e Sassuolo, più di altri compagni sai cosa serve perché questo Frosinone possa a fine stagione centrare l'obiettivo salvezza...
«Con queste due squadre ci siamo sempre salvati, anche se in maniera diversa. A Sassuolo, infatti, eravamo dati per spacciati alla fine del girone di andata. Poi a gennaio ci furono dodici innesti e riuscimmo a compiere il miracolo.
Il comune denominatore in entrambe le stagioni è risultata laforzadi volontàdelgruppo.Un aspetto che in questo Frosinone non manca certamente, come dimostrato in particolar modo in questa ultimo campionato».
Gruppo forte e ora rinforzato anche con acquisti di categoria...
«Sicuramente la società sta facendo sforzi importanti per migliorare in maniera adeguata una rosa di squadra comunque già molto valida. Ritengo che questasceltasia giustasottotutti i punti di vista».
Al momento tra le new entry non c'è nessun centrale del terzetto difensivo. Questo vuol dire che la società ha piena fiducia in Lorenzo Ariaudo?
«Non saprei. Quello che posso dire è che sono arrivato a Frosinone, dopo aver giocato sempre in Serie A, con un obiettivo ben preciso: riprendermi la massima serie sul campo. Ci sono riuscito, insieme chiaramente a tutti i miei compagni, al termine di un campionato duro e faticoso. E ora il nostro unico obiettivo è restarci. Abbiamo tutte le carte in regola per farlo».
Quali saranno le squadre contro le quali dovrete lottare per mantenere al termine della stagione la massima categoria?
«Premesso che molto potrebbe dipendere da quelle che saranno le decisioni prese dalla federazione in merito alle situazioni di Parma e Chievo, quello che mi sento di poter dire è che questo Frosinone può giocarsi la salvezza con almeno otto squadre, se non addirittura dieci».
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