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La situazione

Frosinone Calcio, Giuseppe Caso la fantasia al servizio dei canarini

L'ex Genoa ha avuto un buon avvio. Caratteristiche diverse dal suo predecessore. Con il tempo può crescere e migliorare ancora se continuerà a metterci anche il cuore

Ceduto Gatti alla Juventus, perso Zerbin tornato al Napoli per fine prestito, Guido Angelozzi si è trovato di fronte il problema non solo di trovare i sostituti, ma anche di non sbagliare i profili dei due neo canarini da consegnare a Grosso. Anche se non è stato facile, alla fine il responsabile dell'Area tecnica giallazzurra c'è riuscito.

Dapprima con Lucioni e poi con Caso. Angelozzi a bocce ferme ha anche precisato che «ho dovuto battermi per trovare il degno sostituto di Gatti. Quando a Lucioni, che aveva due anni di contratto a Lecce, ho chiesto se se la sentiva di diventare leader al Frosinone e lui mi ha risposto di sì. Allora ho potuto chiudere la trattativa».

A quel punto restava da sostituire Zerbin, oltre alle altre trattative in corso da portare avanti, e le attenzioni si sono spostate su Caso «inseguito da mezza Serie B - ha ancora spiegato Angelozzi - e anche da squadre dalla massima serie. C'è riuscito il Frosinone facendo un investimento importante». L'attaccante di Torre Annunziata, 24 anni il prossimo 8 dicembre, è giunto in giallazzurro a titolo definitivo e non ci ha messo molto tempo per dimostrare le sue qualità. Parlando di lui Grosso ha ultimamente dichiarato di avere «tanti giocatori che hanno molte caratteristiche, ma dobbiamo trovare l'equilibrio e le distanze che permettano loro di esprimersi al meglio. Caso è uno di uno di questi. In campo è anarchico ma sta mettendoci molta disponibilità per capire che, se cresce su determinati aspetti, ha delle qualità uniche che possono farlo diventare ancora più forte».

Il tecnico gli ha affidato il ruolo di attaccante di sinistra che l'ex Genoa predilige al punto di dichiarare che «sono molto contento di stare al Frosinone. Venire impiegato nel ruolo di attaccante di sinistra è stato anche determinante per la scelta che ho fatto. Mi lascia molto spazio, mi dà la possibilità di entrare in mezzo al campo». Il neo canarino finora ha segnato un gol ma avrebbe potuto farne altri con un pizzico di lucidità in più e se il palo contro il Palermo non gli avesse respinto una conclusione a giro. Finora ha giocato dall'inizio in tutte e sei le gare fin qui disputate, anche se ha concluso solo quella con i rosanero.

Nelle altre non è andato oltre il 69'. Al termine dell'ultima gara, Grosso è tornato a parlare anche di Caso precisando che «spesso lo sostituisco ma non perché lui non ne abbia più, ma perché si stacca dalla gara. E per ritrovare gli equilibri ho bisogno di altri. Oggi invece (contro il Palermo, ndr.) l'ho abbracciato, avevo bisogno di lui fino al termine della gara e gli ho detto che mancava poco. Lui ha stretto i denti e giocato una gara di qualità come tutti».

Soffrendo come i suoi compagni di squadra anche per mantenere il meritato vantaggio e spesso tornando sulla linea dei difensori, lui che è portato più a offendere che a difendere e mettere la sua innata fantasia al servizio della squadra. E crescerà ancora di più se continuerà a metterci anche il cuore e le gambe oltre alle sue innate qualità tecniche.

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