Spazio satira
L'analisi
30.08.2022 - 20:00
Anche tra gli arbitri, così come tra i calciatori, c'è gente brava e di categoria e altri che lasciano a desiderare e probabilmente dovrebbero "cambiare mestiere". Ma poi, per loro fortuna o altro, succede che anche questi ultimi riescono comunque a trovare spazio a livello importante. E quando questo accade, a rimetterci sono le squadre e nel caso della gara di domenica sera a Benevento, il Frosinone. Già, perché il signor Pairetto di Nichelino in campo e il signor Serra di Torino al var, non è la prima volta che dimostrano di non essere all'altezza della situazione. Anzi, l'esatto contrario. Passando ai fatti, il "fischietto" figlio d'arte non ha visto due netti calci di rigore a favore della formazione giallazzurra.
Il primo per un fallo su Garritano che anticipa l'avversario e viene colpito e il secondo, ancora più clamoroso, quando nei minuti finali una conclusione a botta sicura dello stesso Garritano viene interrotta nella sua traiettoria, che sarebbe stata vincente, dal braccio sinistro di Barba molto allargato. Se in occasione del primo penalty non concesso Pairetto aveva la visuale aperta e quindi l'errore è soprattutto suo, nel secondo caso il tiro era in mischia e l'arbitro poteva anche non aver visto bene.
Ma a quel punto perché non è intervenuto il var dove c'era un'altra "giacchetta nera" che alla pari del direttore di gara di Nichelino ha lasciato spesso a desiderare? Forse perché il "figlio d'arte" nonostante i suoi errori è diventato da poco un internazionale e quindi non va contraddetto? Non lo sapremo mai. Certo è che il Frosinone torna a casa con una sconfitta immeritata e questo nonostante deve fare il mea culpa per i gol "regalati" ai sanniti.
Pairetto e il var
Dicevamo del "pessimo" rapporto dell'arbitro con il var. E la dimostrazione è la gara tra Spezia e Lazio dello scorso 30 aprile. Per la rete del decisivo 4-3 della squadra biancazzurra, infatti, il direttore di gara e l'addetto al var (Nasca) sono stati sospesi in quanto il gol di Acerbi era in netto fuorigioco e Pairetto senza aspettare quella che sarebbe stata l'immagine decisiva del var, lo ha convalidato. L'arbitro di Nichelino era tra l'altro recidivo (dopo un Bologna-Roma non venne fermato ma dirottato in Serie B), ma nonostante questo poco dopo (8-13 maggio) è stato a Nyon (insieme al collega Chiffi), per un corso con test fisici e regolamentari per neo-arbitri internazionali europei. Se tutto ciò non bastasse, tutti pensavano che comunque la sospensione ricevuta nelle ultime partite della scorsa stagione sarebbe servita da lezione per Pairetto. E invece niente. Alla prima di Serie A del nuovo campionato è ancora protagonista in negativo e questa volta direttamente al var. La gara è Sampdoria - Atalanta e lui richiama l'arbitro Dionisi per annullare un gol di Caputo che assistente e direttore di gara avevano convalidato. Sugli errori di Serra, poi, si potrebbe dire molto di più, ma ci limitiamo a quello clamoroso di Milan-Spezia.
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