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Serie B

Tra poco in campo Frosinone e Pordenone

Allo Stirpe la gara tra i giallazzurri di grossi e i neroverdi di Tedino. Il mister dei ciociari: non sottovalutiamo l'avversario, non puoi mai deconcentrarti in "B"

Il l pareggio, sicuramente giusto, con il quale il Frosinone ha chiuso la sfida di sabato scorso allo stadio "Benito Stirpe" contro il Lecce, ha fatto perdere due punti ai canarini nei confronti della vetta della classifica (il Brescia capolista vanta ora cinque lunghezze nei confronti dei ciociari) e uno per ciò che concerne il secondo posto (dove troviamo ora il Pisa con un +3 rispetto alla formazione di Grosso). Ma alla resa dei conti nulla di preoccupante, se si pensa che da qui alla fine ci sono da giocare ancora venticinque gare. Meglio, quindi, guardare avanti e in particolare alle prossime tre sfide che attendono Maiello e compagni nel giro di soli otto giorni. Un trittico molto importante per capire quelle che possono essere le ambizioni del Frosinone in questo campionato e che bisognerà fare di tutto per aprire con una vittoria. Battere oggi alle 14 il Pordenone nella gara del "Benito Stirpe" sarebbe il modo migliore per prepararsi alla trasferta di tre giorni più tardi a Cremona e quindi alla partita casalinga del 4 dicembre contro la Ternana. Non ultimo, vincere oggi permetterebbe ai giallazzurri di accorciare il distacco quantomeno da una delle prime due dell classe, visto che saranno impegnate nello scontro diretto. In ogni caso, al di là di quello che potrebbe far pensare la graduatoria generale che vede l'avversario di turno occupare l'ultima piazza con tre soli punti (frutto di altrettanti pareggi), è scontato che per venire a capo del Pordenone ci sarà bisogno che il Frosinone dia vita a una prestazione senza la minima sbavatura. Sia in fase di difesa che, soprattutto, in quella offensiva in cui i canarini costruiscono indubbiamente molto ma trasformano poco.

Aspetto tattico e tecnico - Per quel che riguarda l'aspetto tattico, non è previsto nulla di nuovo rispetto al solito 4-3-3 con il quale Grosso ha schierato i suoi in tutte le gare di questo campionato a parte una (e guarda caso persa in casa contro il Cittadella), mentre per ciò che concerne gli uomini che giocheranno dall'inizio, premesso che non sono convocati Brighenti e Rohden (lo svedese si è fermato durante la rifinitura) non sono da escludere una o due novità rispetto all'undici che ha affrontato il Lecce. In difesa potrebbe ritrovare una maglia Casasola (titolare a Benevento e poi in panchina sabato scorso), a centrocampo qualche speranza la nutre Maiello, mentre in attacco Novakovich. In definitiva l'undici anti Pordenone vedrà Ravaglia in porta schierato alle spalle del quartetto arretrato composto da Zampano, Gatti, Szyminski e uno tra Cotali o Casasola. I tre centrocampisti verranno scelti tra cinque nomi: Lulic, Ricci, Boloca e Maiello, con i primi tre favoriti sugli altri. In attacco, infine, oltre a valutare le condizioni di Garritano e Canotto che in settimana hanno accusato un affaticamento (in caso di forfait sarebbero pronti i vari Tribuzzi, Cicerelli e Zerbin), bisognerà capire se Grosso punterà per la terza partita di fila su Charpentier o darà spazio dal primo minuto a Novakovich.

Mister Grosso

«È un campionato molto complicato. Non puoi permetterti di abbassare le antenne perché poi te le rialzano nella maniera che non vorremmo mai. Mi aspetto dai ragazzi una prova di grandissima maturità e una prestazione di rilievo sotto tutti i punti di vista. Contro il Pordenone ne abbiamo bisogno».
È una delle dichiarazioni di Grosso durante la conferenza stampa a distanza di ieri. Una specie di avviso alla sua squadra necessario perchè affronti il Pordenone, fanalino di coda della B, nella maniera il più possibile consona all'importanza della posta in palio. In Serie B non ci sono partite facili e quindi anche quella con la formazione veneta deve essere affrontata con il massimo impegno.
«È sicuramente un errore colossale pensare il contrario. Perchè il campionato che stiamo affrontando è molto equilibrato. E' sufficiente considerare le ultime prestazioni del Pordenone per rendersi conto che sarà necessario l'apporto di tutti per conquistare una importante vittoria tramite una grande prestazione. Affronteremo una formazione che ha pareggiato a Pisa quando era in vetta alla classifica, ha pareggiato con la Cremonese e ha perso immeritatamente con il Brescia. Perciò testa alla partita perchè non possiamo sbagliare il modo per giungere alla conquista dei tre punti».
Nel corso della settimana Grosso, oltre che sulla testa dei giocatori, ha anche lavorato sul fisico con allenamenti mirati. «La squadra è pronta per giocare una grande gara ma dovrà essere anche brava a tradurre sul campo il lavoro che ha svolto nel corso delle varie sedute. Non abbiamo fatto niente di nuovo rispetto alle precedenti settimane di lavoro per cui siamo in grado di affrontare l'incontro nel modo migliore per conquistare la vittoria. Conosciamo le caratteristiche degli avversari, ma dovremo essere consapevoli soprattutto delle nostre. Insomma dovremo disputare una gara da squadra capace durante tutto l'arco dei novanta minuti di gioco di lavorare sui dettagli che saranno come al solito molto importanti».
Sulla formazione iniziale ha poi precisato di non avere ancora effettuato le scelte definitive. «Abbiamo la fortuna di avere una rosa con molti ragazzi che hanno importanti caratteristiche Questo per noi è stato un grande vantaggio e dovrà continuare ad esserlo. Inizieremo la gara con undici titolare e altri cinque entreranno nel corso della stessa».
Canotto e Garritano saranno in campo dall'inizio? «Stanno bene dopo aver recuperato dagli acciacchi della partita precedente. Non ci saranno Brighenti, che contiamo di riavere presto, e Rohden che giovedì ha avuto un fastidio e non ha recuperato».
Infine sull'entusiasmo crescente attorno alla squadra. «È sicuramente bello ma dobbiamo meritarlo. Non possiamo garantire di conquistare sempre il risultato pieno perchè in ogni partita ci sono altri fattori che possono determinarli, ma di dare tutto perchè questo possa accadere».

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