Spazio satira
Serie B
29.08.2021 - 11:11
È bello vedere esultare il Frosinone in cerchio in mezzo al campo con tutti i canarini che saltano prendendosi per mano. È successo ieri allo stadio "Menti" di Vicenza al termine della partita che la formazione di Fabio Grosso ha vinto dopo aver fatto agli avversari anche un sostanzioso sconto di reti. È bello anche vedere il tecnico ex campione del mondo mentre mette piede, sempre al termine della partita stravinta in trasferta, sul rettangolo di gioco con il sorriso sulla bocca che esprime tutta la sua soddisfazione per la prestazione che la sua squadra ha offerto durante tutto l'arco della sfida che mai è stata in dubbio sull'esito finale. È bello vedere quel manipolo di tifosi gioire per la vittoria dopo aver cantato per tutta la gara e fatta sentire la loro presenza alla quadra in campo. È bello, infine, vedere giocare una squadra che si diverte con il pallone e vince dopo averlo scaraventato alle spalle del portiere avversario. La premiata ditta Ciano-Maiello, bandiera anche di questo nuovo Frosinone, ha firmato la conquista dei primi tre punti presi tutti insieme. Ma sarebbe ingiusto fermarsi ai due "anziani" e non parlare degli altri compagni di squadra. Tutti di nuovo promossi a pieni voti. Grosso è ovviamente soddisfatto e felice ma nell'intervista di fine gara ripete più volte di restare con i piedi per terra e continuare a lavorare. Il tecnico esprime comunque un giudizio molto positivo sulla prova dell'intera squadra che «giocando una grande partita ha portato a casa qualcosa di importante. Ci siamo riusciti e siamo felici». E spende anche parole di elogio per Ciano, che sta offrendo prestazioni positive, figlie dell'impegno che ci mette negli allenamenti, ma aggiunge subito dopo che «mi piace parlare di tutti i ragazzi per la determinazione con cui hanno affrontato la gara. Sarebbe stato un vero peccato lasciare il "Menti" senza la vittoria».
Di mercato non vuole ovviamente parlare. Dice solo: «Alla ripresa del campionato avrò la rosa definitiva e con tutti i ragazzi cercheremo di migliorare. Perchè questa squadra ha ampi margini di crescita. La sosta non ci voleva? Ce la prendiamo per lavorare. Dobbiamo essere bravi a tenere i piedi a terra. Sappiamo come siamo stati costruiti e quanto abbiamo cambiato. Ma mi conforta molto il fatto con cui affrontiamo le partite. Adesso possiamo essere felici ma verranno anche i momenti negativi. Con questa voglia di emergere, però, potremo dire sempre la nostra in questo campionato sicuramente difficile».
GARRITANO
In campo dal primo minuto ha disputato una partita di qualità, mettendoci anche quantità ed esperienza. Ha parlato così a fine gara Luca Garritano, che per l'occasione si è presentato ed ha spiegato anche i motivi alla base della sua scelta di giocare con i giallazzurri: «Il Frosinone è una squadra importante che ha anche un tifo caloroso: sono state queste le cose principali che mi hanno fatto scegliere il Frosinone».
Quali sono i tuoi obiettivi personali e di squadra?
«Innanzitutto di aiutare la squadra nel miglior modo possibile, dando il meglio di me. Non mi pongo obiettivi a livello realizzativo o in versione assist-man, gli obiettivi di squadra vengono prima».
All'ufficio stampa del Frosinone Calcio ha poi raccontato in quale posizione di campo preferisce giocare: «Non ho una preferenza, mi piacciono entrambi i ruoli. Mi piace anche giocare sottopunta. Diciamo che poi sono tutti ruoli simili che riesco ad interpretare bene. Ma se proprio ti dovessi indicare un ruolo specifico, dico la mezzz'ala però non mi cambia molto la sostanza».
Esordio dal primo minuto, come vi state trovando a Frosinone e con i nuovi compagni?
«Benissimo, alla grande. I ragazzi mi hanno accolto in maniera superba. C'è uno staff importante, strutture eccellenti. Ho trovato un ambiente molto professionale e non può che farci bene. A Frosinone città piano piano mi sto ambientando, ho preso casa da poco e con calma mi farò consigliare qualche bel posto».
Che impressione ti ha fatto la squadra in queste prime due uscite?
«Ottima. Credo che abbiamo dei margini di crescita esponenziali. Molto ampi, forse non lo sappiamo nemmeno noi. Ci sono dei giocatori giovani molto interessanti e giocatori di grande esperienza. Siamo un bellissimo mix, abbiamo una mentalità importante che se riusciremo a mantenere a lungo ci candidiamo ad essere un'ottima squadra».
Contento della scelta fatta?
«Assolutamente, sono molto contento. Ho trovato un ambiente molto preparato e professionale, che ci permette di lavorare bene».
I tifosi sono soddisfatti di queste prime due gare stagionali, cosa sentite di dire loro?
«Che daremo il meglio che abbiamo dentro di noi in ogni partita per portare a casa il maggior numero di punti. Non ci poniamo nessun obiettivo. E' un campionato difficile ma altrettanto bello. Si riaprono gli stadi, come se fosse tutto nuovo, tutto per la prima volta».
DI CARLO
Mister Di Carlo al termine della partita con il Frosinone ha dichiarato: «Sconfitta che fa male, mi prendo la responsabilità per il secondo tempo, nel primo abbiamo fatto una gara energica e siamo partiti bene con l'occasione di Diaw e altre tre quattro, nel secondo tempo la squadra si è impegnata ma ha giocato da singolo e mi prendo la responsabilità. E' una sconfitta che va studiata ma la reazione dev'essere diversa». Male la fase difensiva... «Bisogna difendere meglio di squadra, bisogna lavorare. I ragazzi si sono impegnati ma la squadra deve dare un segnale diverso. Nel secondo tempo la squadra non ha fatto la differenza». Poi Di Carlo ha auspicato che si cambi atteggiamento: «La squadra deve lavorare forte e non pensare alle sconfitte e reagire. Una squadra come il Vicenza deve fare meglio. E' giusto anche prendersi i fischi, lo dico senza trovare alibi». Sta cominciando a subentrare poca fiducia nei propri mezzi?«Più che poca fiducia è che dovremmo lavorare per andare a Cosenza per giocare in modo diverso, lavorare sulla testa, più lucidi e sereni. Quando prendiamo gol non sembriamo forti, oggi non c'è stata reazione di squadra ma da singoli». Quindi ha concluso: «Secondo me il primo tempo abbiamo fatto vedere quello che dobbiamo fare, gioco rapido, qualche cross, dobbiamo essere più bravi, qualche volta va portato a casa lo 0-0». Come se ne esce? «Serve essere tranquilli e sereni».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione