Serie B
24.07.2020 - 13:43
Adesso siamo veramente alla resa dei conti. Cancellata da qualche settimana la possibilità di chiudere la stagione al secondo posto e quindi conquistare la promozione in Serie A in maniera diretta, adesso il Frosinone è chiamato a conquistare quantomeno la migliore posizione possibile nella griglia play off per l'assegnazione dell'ultimo pass per la massima serie.
L'ideale, chiaramente, sarebbe il terzo posto, al momento appannaggio dello Spezia che vanta tre punti in più della formazione ciociara, ma anche la quarta posizione (occupata dal Pordenone che vanta due lunghezze su Dionisi e compagni) permetterebbe comunque ai giallazzurri di evitare i quarti di finale e entrare nel tabellone direttamente dalle semifinali. E allora, considerando che mancano tre sole giornate al termine della regular season, appare scontato che il Frosinone è chiamato a un rush finale da grande squadra.
Il tutto a cominciare dalla sfida in programma questa sera al "Benito Stirpe" contro il Benevento. Una partita nella quale a fare la differenza per Brighenti e compagni dovranno essere soprattutto le motivazioni. Perché da una parte ci sarà una formazione che si sta giocando l'intera stagione e dall'altra un complesso che non ha più nulla da dire a un campionato che ha dominato e chiuso con la meritata promozione in Serie A con ben sette giornate d'anticipo.
Aspetto tecnico e tattico
Fondamentale quindi. come detto, l'aspetto mentale, ma anche quello tecnico e tattico non possono certo passare in secondo piano. E da questo punto di vista cominciamo con il dire che per l'occasione mister Nesta dovrà rinunciare a D'Elia, Capuano e Zampano. Rispetto alla sfida di sette giorni prima a Pescara tornano invece disponibili Gori, Salvi, Tabanelli (reduci da infortuni) e Ardemagni che ha scontato il turno di squalifica. I quattro recuperati dovrebbero comunque partire tutti dalla panchina fatta probabilmente eccezione per Gori. L'impiego del centrocampista di Tecchiena permetterebbe infatti a Nesta di poter giocare anche con il 3-4-1-2 mentre, al contrario, sarebbe difficile ipotizzare almeno dall'inizio questo modulo. Perché si tratterebbe di un undici troppo sbilanciato in avanti: due esterni che spingono molto (Paganini e Beghetto), un trequartista (Rohden) e uno dei due centrali di centrocampo (Maiello), soprattutto di qualità.
Andando comunque per ordine, davanti a Bardi, per quel che concerne la difesa, dovrebbe esserci la conferma in blocco di Brighenti sul centro destra, Krajnc dalla parte opposta e Ariaudo in mezzo. A centrocampo gli esterni saranno i già citati Paganini e Beghetto (a meno che Nesta non decida di rischiare Salvi da subito), mentre per il ruolo di centrali (tre schierati in linea o due con davanti il trequartista) la scelta dovrebbe ricadere su Haas e Rohden e quindi uno tra Gori o Maiello. In attacco, infine, ci sono cinque giocatori per due maglie, Dionisi, Novakovic, Ciano, Ardemagni e Citro, con i primi due che appaiono in leggero vantaggio sul terzo.
LE PAROLE DI NESTA
Una partita, la prima del trittico da affrontare in otto giorni con cui si chiude il campionato, tra due formazioni che hanno motivazioni sicuramente diverse. Il Benevento è da quattro turni di in Serie A, mentre il Frosinone deve fare e dare ancora molto per conquistare una delle due posizioni privilegiate della griglia play off. Quindi dovrà approcciare la partita in maniera diversa. Questo Alessandro Nesta lo sa e alla squadra, nel corso della settimana, ha raccomandato soprattutto un particolare: la formazione di Inzaghi non verrà in Ciociaria in gita di piacere ma scenderà in campo per fare la sua gara e, possibilmente, anche vincerla. Toccherà allora al Frosinone dimostrare che è in grado di imporre il suo gioco con una prestazione anche di coraggio. È in sintesi il succo del discorso fatto da Alessandro Nesta nella terzultima intervista di campionato.
Alla vigilia dell'incontro, importante e impegnativo contro i sanniti, può parlarci della situazione riguardante i canarini disponibili?
«Salvi e Gori mercoledì mattina si sono allenati con i compagni. Maiello ancora non è del tutto recuperato ma sarà a disposizione. Gli altri sono out».
Quanto vale la gara con il Benevento e quanto saranno importanti le motivazioni al cospetto di un avversario appagato dalla promozione in A?
«Il Benevento sicuramente verrà a giocarsi le sue carte. Arriverà allo "Stirpe" non per fare una passeggiata ma per affrontare una gara come ha sempre fatto. Ovviamente le motivazioni saranno diverse dal momento che è già promosso, mentre noi dobbiamo dare ancora molto. Bisognerà allora mettere la partita sul binario che preferiamo».
Quali sono le condizioni della squadra e su quale tasto ha insistito in questi ultimi giorni?
«Penso che per avere le maggiori possibilità di successo dovremo affrontare la sfida con grande coraggio. Più di quello messo in mostra in passato quando, se escludiamo la gara con il Chievo e un tempo con il Pescara, siamo stati sempre in campo. Anche nelle sconfitte. Ma le partite bisogna anche vincerle e la prossima sarà una di queste».
A tre turni dalla fine del campionato si aspettava una lotta per i play off così incerta?
«Questa è la B dove ogni anno c'è la massima incertezza per le squadre che puntano a fare i play off e i play out per non retrocedere. Sono sempre pochissime le formazioni che sono nella zona di tranquillità».
Frosinone seconda migliore difesa ma anche al sedicesimo posto per quanto riguarda la fase offensiva: come spiega questo fatto?
«Finora abbiamo faticato molto a finalizzare le azioni da gol che la squadra è riuscita a creare. Speriamo che il trend cambi in queste ultime tre partite. Magari mettendo a segno più reti e ricevendone qualcuna di meno».
Quali le condizioni di Maiello? È pronto per riprendere in mano le redini del gioco?
«È stato male per un infortunio, è rientrato ma si è fermato di nuovo. Ora, ovviamente, gli manca un po' di ritmo».
E QUELLE DI INZAGHI
Conferenza stampa di presentazione della gara di questa sera a Frosinone da parte del tecnico del Benevento Pippo Inzaghi.
«Mi aspetto - dice - una grande prestazione e di conquistare punti per incrementare il nostro bottino. Tutto ciò anche se non penso si possa vedere la squadra di un po' di tempo fa. Quello che mi interessa è vedere una crescita da parte della squadra, perchè questa sfida potrebbe essere considerata un antipasto della serie A, considerando la rosa molto forte del Frosinone. Ai ragazzi chiedo di dare tutto ciò che hanno dentro. In settimana abbiamo lavorato molto, li ho guardati come se fossimo in ritiro. Per il Frosinone sarà la partita della vita per tanti motivi e noi dovremo essere bravi a fare altrettanto: Non ultimo dal punto di vista tecnico».
Un passaggio sugli indisponibili.
«Hetemaj si è allenato solo una volta e quindi deciderò se farlo giocare solo poco prima del fischio d'inizio. Più facile, però, che rientri alla prossima. Viola non è ancora recuperato, così come non ci saranno Volta e Letizia. Disponibile, invece, Tuia, che si giocherà una maglia con Pastina».
Immancabile la domanda sul tecnico della squadra avversario: Alessandro Nesta.
«Tra di noi c'è una grande amicizia, ma per novanta minuti saremo avversari. Ho sempre detto che quando non gioco sono contento per i suoi successi, ma non in questa occasione».
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