Spazio satira
Arena Matusa Festival
27.09.2019 - 11:30
Ha superato i propri limiti. È andato oltre. Con la "mototerapia" si è messo a disposizione degli altri. È inutile girarci intorno. Vanni Oddera è un fenomeno. Campione di freestyle in motocross, uno di quelli che con la moto vanno anche a dormire oltre che compiere evoluzioni a decine di metri di altezza. Ma, come dice lui, il salto più grande lo ha fatto dieci anni fa quando ha scelto di mettere il suo talento e la sua sana dose di "follia" a disposizione dei meno fortunati. Per regalare un sorriso ai bambini disabili e malati ha inventato la mototerapia. Da quel giorno Vanni gira i reparti degli ospedali, incontra bambini malati, disabili, persone in sedia a rotelle.
Ma cosa dobbiamo aspettarci dallo show che andrà in scena al Parco Matusa? Ce lo spiega proprio lui.
«Sarà una cosa mai vista. Oltre che molto pericolosa per noi piloti per il continuo incrociarsi delle moto in volo. Sarà un gioco di coordinamento tra i piloti che saltano. Parliamo di quattro piloti di motocross e due di trial, almeno per ora questo dovrebbe essere il numero. È la prima volta in Italia che si potrà vedere una cosa simile».
E poi c'è la mototerapia...
«La mototerapia ormai è presente in tutti gli eventi che facciamo. E sarà al centro anche del Motor Passion. Per noi è importante a livello sociale, perché smuove le coscienze, le persone. Le convince dell'importanza di regalare il loro tempi agli altri. E a chi ne ha più bisogno. Quindi, secondo il nostro pensiero e il valore che diamo alla mototerapia, più eventi facciamo, più persone riusciamo a coinvolgere, più persone riusciamo a cambiare. E, soprattutto, più sorrisi riusciamo a regalare. La forza di una moto può anche questo. E la mototerapia ne è la prova. Voleremo sulle moto per loro. Il nostro sarà uno show interamente dedicato ai disabili che, durante le nostre esibizioni al Motor Passion, non saranno sugli spalti come gli altri spettatori ma saranno in un'area dedicata, vicinissimi a noi. Ci vedranno saltare davanti ai loro occhi, sentiranno il rombo dei motori, l'adrenalina pura. A quel punto, quando con i loro occhi emozionati ci vedranno come dei supereroi colorati, si fideranno di noi e saranno pronti a salire in sella. E noi saremo pronti a regalare loro emozioni facendoli girare sulle nostre moto».
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